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A cura di ANDREA CURTI

martedì 29 maggio 2018

TEATRO - Presentata la nuova stagione all'Eliseo di Roma: Programma da Centenario.


Il Teatro Eliseo festeggia 100 anni. È nel maggio del 1918 infatti che la sua storia prende il via sotto la nuova insegna ‘Eliseo’, storia iniziata nel 1900 quando sulla terrazza di Palazzo Rospigliosi viene inaugurata l’Arena Nazionale, spazio teatrale all’aperto, poi edificato in muratura nel 1910 con il nome di Teatro Apollo. "Questo centenario", spiega il Direttore Luca Barbareschi, "ha un particolare valore perché non rappresenta un punto di arrivo ma un nuovo inizio. Dopo i primi tre anni che considero di rodaggio, questa ricorrenza è per me la celebrazione di una nuova partenza, di una rinascita culturale. Il Teatro Eliseo è stato palcoscenico del migliore teatro e simbolo culturale della Nazione. Quella che ereditiamo è una grande responsabilità, non solo per il patrimonio artistico che ci è stato consegnato, ma anche perché siamo depositari di quel pensiero libero, privo di pregiudizi, che contrasta la semplificazione e l’impoverimento intellettuale". Continua Barbareschi: "Per Roma e per la cultura italiana le storiche sale di Via Nazionale sono state, devono essere e saranno luoghi essenziali di elaborazione dove impastare e ricreare. In questo primo triennio abbiamo preso le misure con gli artisti e con la città; la rotta dei prossimi anni seguirà il concetto di innovazione, provocazione e rielaborazione della tradizione senza cadere nell’autocelebrazione del passato. L’esperienza Eliseo è un’occasione per declinare la creatività di giovani autori, registi e interpreti e per riconoscerne le radici nei personaggi che hanno scritto la storia del teatro: Petrolini, Totò, Magnani, De Filippo, Visconti, De Lullo, Valli, Falk, Stoppa, Morelli, Interlenghi, Zeffirelli, Gassman, Tieri, Proclemer, Albertazzi, Mastroianni, Cervi, Patroni Griffi, Squarzina, Volonté, Tognazzi, Vitti, Melato, Manfredi, Valeri, Pandolfi, Orsini, Mauri, Lavia, Paglia, Orlando, Pagni, Gullotta, Cecchi e tanti, tanti altri". Poi barbareschi puntualizza: "Questo spazio vuole essere una casa per gli artisti, un laboratorio di idee che spero possa accendere una scintilla contagiosa anche per le altre istituzioni culturali e i luoghi d’eccellenza. Viviamo purtroppo in una fase di oscurantismo – la Cultura è un concetto assente da ogni programma politico. Motivo in più per proseguire nella sfida, per esigere bellezza, riscoprire etica e passione e tenere accesa la luce sulla complessità della contemporaneità. Mi piace pensare che l’artista sia scienziato delle idee, scevro da ogni sterile critica sociale o morale, e che il teatro sia osservatorio privilegiato dove è possibile contrapporre originali chiavi interpretative della realtà e sperimentare nuove forme narrative, pittoriche e musicali.
Nel brand Eliseo confluiscono sinergicamente diverse attività parallele. Qui la creatività è posta al di sopra di tutto e le eccellenze del teatro, della musica, del cinema, della fiction e dell’arte si congiungono in un crocevia di linguaggi. Qui uno spunto teatrale può diventare pellicola cinematografica, la protagonista di un dramma storico può ispirare una fiction Rai, un romanzo può trasformarsi in sceneggiatura, un dibattito scientifico può portare a scoperte innovative. L’intuizione è un piccolo seme contro il pregiudizio che porta ad una visione diversa del mondo attraverso un conflitto sano. 
Ad aprire il cartellone sarà il Prologo di stagione, ricco di appuntamenti che faranno vivere contemporaneamente tutti gli spazi teatrali nei mesi di settembre e ottobre, lasciando poi il testimone alla stagione di prosa vera e propria.
In questa vibrante aria di festa sfileranno alcuni degli abiti storici indossati dai grandi protagonisti del teatro in una Mostra permanente della Sartoria Teatrale Farani.
Nel foyer di platea e balconata si susseguiranno otto spettacoli. Kamikaze napoletano scritto e interpretato da Arcangelo Iannace, regia di Francesco Frangipane; Ogni bellissima cosa di Duncan MacMillan e Jonny Donahoe con Carlo De Ruggieri diretto da Monica Nappo; L’ammore nun’è ammore di Dario Jacobelli diretto e interpretato da Lino Musella; Spregevole di Dario D’Amato con Edoardo Pesce per la regia di Gabriele Galli; Io lavoro per la morte testo e regia di Nicola Russo in scena con Sandra Toffolatti; Senza voce di e con Marco Vergani per la regia di Vinicio Marchioni; il reading del successo letterario Qualcosa di Chiara Gamberale, in scena con Emanuele Trevi e Marcello Spinetta diretti da Roberto Piana; Hamletas, originale versione dell’ Amleto tutto al femminile. Dieci le attrici sul palco dirette da Sarah Biacchi, tra cui Francesca Ciocchetti e Ludovica Modugno.
L’istallazione d’arte viaggiante Blink Circus di Lorenzo Mastroianni accoglierà dieci spettatori per volta alla scoperta del circo più piccolo del mondo, mentre torna a grande richiesta Medea per strada di Elena Cotugno e Fabrizio Sinisi, spettacolo itinerante per sette spettatori, a bordo di un furgone per la regia di Giampiero Borgia.
Al Piccolo infine si potrà assistere allo spettacolo musicale Note da Oscar della Rimbamband e alla premiazione dello spettacolo finalista del Premio Eliseo per la Scuola, in collaborazione con il MIUR e l’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio. 
Nove i titoli con cui il Teatro Eliseo celebra la tradizione attraverso la lente di ‘illuminati’ adattamenti, regie contemporanee e interpreti prestigiosi. Alza il sipario il 30 ottobre la nostra prima produzione di stagione, Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand. Vi racconteremo il viaggio interiore alla ricerca della bellezza di due protagonisti che da rivali in amore si scoprono fratelli. In scena, accanto a me, Luca Barbareschi, Maurizio Lastrico e per la prima volta a teatro Valentina Bellè, nuovo talento del cinema italiano. L’adattamento è di Michele Santeramo e la regia di Nicoletta Robello Bracciforti.
Dopo il successo ottenuto al Teatro Greco di Siracusa, dal 27 novembre un classico di Aristofane, Le rane, interpretato da Ficarra e Picone diretti da Giorgio Barberio Corsetti. Una scommessa vinta per la coppia amatissima dal pubblico che riesce a far ridere con un testo di 2500 anni fa.
Da un altro tempio del teatro antico, il Teatro Grande di Pompei, giunge l’11 dicembre il capolavoro di Oscar Wilde: Salomè, simbolo eterno di amore e morte nell’adattamento e regia di Luca De Fusco. Protagonista un eccezionale interprete della scena, Eros Pagni, affiancato da Gaia Aprea e Anita Bartolucci.
Risate assicurate per le feste natalizie con un’altra nostra produzione! Dal 27 dicembre va in scena Miseria e nobiltà con Lello Arena, perfetto erede della maschera di Eduardo Scarpetta, diretto da Luciano Melchionna.
Michele Riondino, Anna Maria Guarnieri e Federica Rosellini daranno vita,dal 22 gennaio alle pirotecniche avventure del romanzo di Michail Bulgakov Il Maestro e Margherita, rivisitato dalla penna di Letizia Russo e dalla regia di Andrea Baracco.
Uno straordinario Glauco Mauri si misura con l’ultimo capolavoro di Fëdor Dostoevskij: I fratelli Karamazov. Accanto a lui, a scandagliare l’animo umano di questo classico della letteratura russa, il compagno d’arte di sempre Roberto Sturno. In scena dal 5 febbraio per la regia di Matteo Tarasco.
A quarant’anni dal suo debutto, torna a teatro lo spettacolo musicale di Luigi Magni La commedia di Gaetanaccio, nostra produzione in scena dal 19 febbraio. Nei ruoli dei protagonisti, Giorgio Tirabassi e Carlotta Proietti, in continuità con l’allestimento storico allora diretto e interpretato da Gigi Proietti.
Un inno al teatro quello di Gabriele Lavia, che dal 13 marzo dirige e interpreta con Federica Di Martino l’ultima opera incompiuta di Luigi Pirandello I giganti della montagna.
E a chiudere un monologo divenuto ‘cult’ della scena italiana: dal 2 aprile prosegue la rotta, come il transatlantico Virginian, Novecento di Alessandro Baricco, con Eugenio Allegri diretto da Gabriele Vacis.

Mentre gli spettacoli in scena al Teatro Eliseo rivisitano la tradizione, il palco del Piccolo Eliseo si apre ad un ventaglio di nuove proposte. Il 25 ottobre debutta Il gatto dall’omonimo irriverente romanzo di Georges Simenon, adattato da Fabio Bussotti. Nel ruolo dei due coniugi uniti dall’odio Alvia Reale e Elia Schilton. Regia da Roberto Valerio.
Dal 15 novembre Silvio Peroni dirige un cast di sei giovani attori in Il giorno del mio compleanno di Luke Norris. Un testo divertente sul dolore, sui legami di amicizia e sulla paura di crescere. Licia Maglietta firma drammaturgia, regia e scene di Amati enigmi da Clotilde Marghieri, una conversazione intima sulla ‘grande età’ in scena dal 6 dicembre.
Attesissimo ritorno di Carrozzeria Orfeo dal 3 gennaio. Dopo il successo delle precedenti stagioni, il collettivo formato da Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti e Alessandro Tedeschi si presenta al suo pubblico con la Trilogia completa: Cous Cous Klan, Animali da Bar, Thanks for Vaselina (quest’ultimo di prossima uscita anche in versione cinematografica, prodotto da Casanova Multimedia).
Una storia che sviscera uno degli ultimi grandi tabù dello sport, l’omosessualità.  Fuorigioco di John Donnelly, che debutta il 31 gennaio, vede in scena Edoardo Purgatori, Federico Lima Roque, Giorgia Salari, Gianluca Macrì. Regia di Maurizio Mario Pepe.
La straordinaria musicalità della lingua del Bardo in Shakespea Re di Napoli, testo composto e diretto da Ruggero Cappuccio che da più di vent’anni attraversa i palcoscenici dei teatri italiani ed esteri. Dal 21 febbraio, con Claudio Di Palma e Ciro Damiano.
Dopo il successo di Scannasurice, Carlo Cerciello torna al Piccolo Eliseo con un testo di Manlio Santanelli Regina madre. Autentico gioiello di drammaturgia contemporanea italiana, definito da Ionesco èxtraordinaire, vede impegnati Fausto Russo Alesi e Imma Villa dal 7 marzo.
Massimiliano Bruno è autore e protagonista di Zero, un giallo teatrale che diverte, un intrigo disperato e sarcastico per la regia di Furio Andreotti. Dal 21 marzo.
Dal 4 aprile un progetto che coinvolge diversi artisti. Francesco Di Leva e Pino Carbone si fanno portavoce di un omaggio al celebre pugile Muhammad AliAutore amatissimo, dopo due stagioni di successo con Lacci interpretato da Silvio Orlando, questa volta in veste di produttore, Domenico Starnone ritorna con Autobiografia erotica. Un nuovo bellissimo testo tratto dall’omonimo romanzo sul linguaggio osceno dell’amore. Dal 3 maggio con Vanessa Scalera e Pier Giorgio Bellocchio, diretti da Andrea De Rosa.
In chiusura un altro lavoro dedicato allo sport. Spoglia-toy, undici monologhi, storie di calciatori/toys. Uno spettacolo di Luciano Melchionna, in scena dal 16 maggio. 
Nato lo scorso anno, l’Eliseo Off rappresenta il centro di produzione permanente del teatro dedicato alla nuova drammaturgia. Il piccolo spazio situato nel foyer di seconda balconata permette agli artisti di sperimentare soluzioni che possano far partecipare il pubblico sin dalla prima fase di creazione.
Tra i titoli della stagione, composta unicamente da novità assolute, troviamo: Cose così, scritto e diretto da Paola Ponti, con Carmen Giardina, Paolo Zuccari, Elodie Treccani, Stefano Quatrosi, Constance Ponti, Mario Russo; Diario di una casalinga disperata, liberamente ispirato al best seller di Sue Kauffman, adattato da Ferdinando Ceriani che dirige Carla Ferraro; Sunset Limited di Cormac McCarthy, interpretato da Cosimo Rega e Arcangelo Iannace per la regia di Francesco Frangipane; Shenzhen significa inferno, testo di Stefano Massini, con Barbara Chichiarelli diretta da Roberto Romei; Oleanna di David Mamet con Elisa Menchicchi e Francesco Rossini, regia di Elmiliano Bronzino; Judith di Jorge Palant tradotto e diretto da Anna Ceravolo per Silvana Bosi e Cristina Maccà.  
Migliaia le persone che hanno partecipato anche quest’anno agli immancabili eventi gratuiti di Eliseo Cultura a cura di Alessandro Vaccari. Scienza, letteratura, poesia e arte in trentasette appuntamenti programmati per interpretare la complessa attualità sociale e culturale del nostro Paese. Il fitto calendario di lezioni, presentazioni e approfondimenti si articola in cicli di incontri con cadenze mensili per tutta la stagione. Una delle novità, Il teatro civile, dedicato al centenario dell’Eliseo e al suo ruolo sociale e culturale svolto nel Paese nel corso del suo secolo di storia. Tra le sue quinte ad esempio è stato fondato Il Mondo, settimanale di politica e cultura creato da Mario Pannunzio, redattore capo Ennio Flaiano. Con un interessante testo di Pierluigi Battista, Eliseo Cultura dedica inoltre una serata evento a Boris Pasternak a sessant’anni dal conferimento del Premio Nobel mai ritirato per l’opposizione del regime.
Libertà, Giustizia, Economia e Informazione sono i temi centrali della serie Spiriti Liberi, appuntamenti realizzati in collaborazione con Massimo Bernardini e affrontati attraverso il confronto dei maggiori protagonisti italiani e stranieri.
Mario Sechi ci guiderà in un viaggio internazionale tra I grandi imperi che caratterizzano la politica mondiale: America, Russia, Cina, il mancato impero europeo e l’impero invisibile della finanza internazionale, il più potente di tutti. Dopo il successo degli affollatissimi scontri letterari della scorsa stagione, continua la collaborazione con Valerio Magrelli e i Cultural CombatAncora la letteratura sarà protagonista di una serie di incontri condotti da Annalena Benini, che porterà sul palco del Piccolo Eliseo Melania Mazzucco, Sandro Veronesi, Valeria Parrella, Alessandro Piperno e Walter Siti.
Anche quest’anno Giuseppe Di Giacomo non mancherà di stupire. In occasione del centenario accenderà un faro specifico sulle grandi opere che hanno fatto la storia del teatro attraverso una riflessione a tutto tondo.
Le nuove frontiere della scienza e dell’innovazione tecnologica, le novità nel campo della medicina e le rivoluzioni della fisica saranno di nuovo protagoniste della serie di successo La scienza e noi, a cura di Viviana Kasam, realizzata in collaborazione con Brain Circle Italia. Un ritorno, quello di Luca Serianni che terrà tre incontri su Dante, il sommo poeta, visto tra le pieghe della sua opera 
Tre i titoli in programma per Eliseo ragazzi: Molto rumore per nulla di Shakespeare nell’adattamento e regia di Ilaria Testoni; Il codice del volo, scritto, diretto e interpretato da Flavio Albanese con la collaborazione artistica di Marinella Anaclerio.
E infine, una conferma, quella con Europa InCanto che ha coinvolto più di cinquantamila studenti in sette regioni d’Italia e più di cento attori in diversi cast. L’ambizioso progetto, ideato da Nunzia Nigro, porta l’opera lirica prima nelle scuole italiane e poi a teatro con lo scopo di formare giovani e preparati futuri spettatori.  
Eliseo per la Scuola ha confermato la prolifica sinergia fra il Teatro Eliseo, il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca e l’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio. Decine e decine le scuole coinvolte nelle nostre attività con laboratori, incontri (con il Cardinal Ravasi e con Tito Schipa), il Premio Eliseo per la Scuola, il Premio della Giornata Mondiale del Teatro e il progetto Alternanza Scuola-Lavoro. Il successo di tutte queste attività dall’alto valore didattico ci stimolano a proseguire.  
Classica, jazz, pop e musica contemporanea si alterneranno per Eliseo Musica, stagione concertistica che, con una particolare sensibilità verso i giovani, vanta ormai diverse collaborazioni con alcune delle istituzioni musicali italiane più prestigiose. 
Completa la Stagione del Centenario la sezione Eliseo Extra. Oltre alla mostra di abiti della Sartoria Farani, ospitiamo dal 4 al 14 ottobre il Festival del Teatro Patologico di Dario D’Ambrosi con il suo fitto calendario di spettacoli teatrali, mostre fotografiche, proiezioni, concerti e convegni per fare luce su tematiche importanti come i Quarant’anni dalla 180’ o la ‘Teatro Terapia’.
Novità per il teatro, la decima edizione del format teatrale che cambia la Storia Personaggi e Protagonisti: incontri con la Storia® Colpevole o innocente di Elisa Greco ovvero La Storia a Processo! con quattro appuntamenti il 12 novembre, il 10 dicembre, l’11 febbraio e il 15 marzo. 
"Le emozioni che portiamo sul palco", conclude Barbareschi, "provengono dalle nuove energie che coltiviamo in sinergia con grandi partner. Un particolare ringraziamento lo voglio dare al Teatro Tor Bella Monaca, ad Alessandro Benvenuti e a Filippo D’Alessio con i quali portiamo avanti ormai per il terzo anno consecutivo il Progetto Periferie che ospita le nostre produzioni accogliendo calorosamente i nostri protagonisti".

INIZIATIVE - Grande successo per la "Festa della Scuola Primo Levi" a S. Maria delle Mole.

Sport, cultura e divertimento. La nona edizione della "Festa della Scuola Primo Levi", organizzata dall'Associazione Genitori Primo Levi e ospitata sul manto erboso del campo sportivo "Le Mole Calcio" di Santa Maria delle Mole, non ha tradito le attese. Centinaia di ragazzi hanno 'invaso' l'impianto per partecipare in mattinata ad una serie di tornei di pallavolo, atletica, calcio a 5 e calcio balilla "Genitori e Figli", oltre a gareggiare a mini-olimpiadi, giochi di strada e su una scacchiera gigante. Ospite d'onore è stato l'ex campione di ciclismo e commentatore Rai Gigi Sgarbozza, vincitore in carriera di una tappa al Giro d'Italia e una alla Vuelta a Espana, salutato dal sindaco di Marino, Carlo Colizza, e dal vice-sindaco con delega allo sport, Paola Tiberi. Sgarbozza ha ricordato come il ciclismo, nel Lazio, non viva un momento d'oro ed ha esortato le amministrazioni locali ad uno sforzo ulteriore per lo sviluppo ed il sostegno ad uno sport che, nonostante tutto, non conosce crisi. "Ragazzi, ricordatevi sempre di mettere il casco quando andate in bicicletta", ha concluso Sgarbozza tra gli applausi dei presenti. Nel pomeriggio, infine, sono andare in scena esibizioni musicali e culturali dei ragazzi dell'Istituto Primo Levi che hanno dato appuntamento all'anno prossimo.

domenica 27 maggio 2018

INIZIATIVE - Il 1° giugno riapre Aquafan a Riccione, divertimento assicurato.

Ragazzi e famiglie da tutta Italia sono già pronti a raggiungere la collina di Riccione per inaugurare per primi la stagione 2018 di Aquafan che parte venerdì prossimo 1° giugno.  Non mancherà, come da tradizione, la consueta premiazione dei primi due clienti che varcheranno i cancelli alle 10. 
Gli occhi quest’anno sono tutti puntati sulla Piscina Onde e sul palcoscenico della disco Walky Cup, dove esploderanno i colori e le novità 2018. Nera come il Black Hole, blu come gli Scivoli alti e il Surfing Hill, bianca come l’Extreme, il Kamikaze o lo Strizzacool, variopinta come le piscine bimbi. L’estate 2018 di Aquafan è considerata come un arcobaleno di emozioni: da luglio, poi, l’appuntamento più atteso delle 14.30 in Piscina Onde dove la Maxi Onda quest’anno sarà la più colorata di sempre. Immancabili poi le dirette dagli Aquafan Studios degli amici di Radio Deejay. E dal 15 luglio partiranno le domeniche Night&Day - Walky Cup Version: il parco resterà aperto no stop dalle 10 alle 22.30 e, sul palcoscenico della storica discoteca di Aquafan, al tramonto saliranno star della musica nazionale e internazionale i cui nomi sono ancora tenuti top secret dagli organizzatori.
Spazio sempre importante sarà dedicato agli eventi (il programma è in via di definizione) e all’animazione con l’Aquadance, gli Schiuma Party, fino ai Baby Schiuma Party dedicati ai bambini.  Tante le promozioni rivolte a singoli e famiglie su ticket.aquafan.it: abbonamenti per tutta la stagione, biglietti combinati con gli altri parchi Costa Edutainment (Oltremare, Acquario di Cattolica e Italia in Miniatura) fino al venerdì Family Day, dove i bimbi entrano con il 50% di sconto. Aquafan resta aperto tutti i giorni dal 1° giugno al 9 settembre dalle 10 alle 18:30.
Per informazioni su novità, promozioni e calendario eventi aggiornato, basta visitare il nuovissimo e (naturalmente) coloratissimo sito web aquafan.it.

RUGBY - La nazionale a Tokyo per amichevoli: Parte l'operazione Giappone 2019.

Dopo quattro giorni di raduno a Montichiari e di allenamenti sul campo del Rugby Calvisano, la nazionale  italiana di rugby è sbarcata a Tokyo da Malpensa dove, nelle prossime tre settimane, è in programma l’ultimo tour estivo del quadriennio che porta gli azzurri alla Rugby World Cup 2019. Di fatto è partita l'operazione Giappone che vede l'Italia, nel girone di ferro con Nuova Zelanda e Sudafrica, difendere il terzo posto utile per accedere direttamente alla Coppa del Mondo 2023. Il tecnico irlandese Conor O’Shea e i rugbisti azzurri si sono trasferiti a Ueda-Sugadaira, la località d’altura dove la Nazionale, capitanata nelle prossime settimane dal tallonatore Leonardo Ghiraldini con Tommaso Castello scelto come vice, preparerà il debutto di sabato 2 giugno a Nagano contro lo Yamaha Jubilo, formazione del massimo campionato nipponico. “Troveremo un clima caldo e umido, differente da quello a cui siamo abituati", ha spiegato O’Shea, puntualizzando come "la partita di Nagano contro Yahama sarà molto utile e importante per acclimatarci e farci trovare pronti ai due test-match del 9 giugno a Oita e del 16 giugno a Kobe contro la nazionale del Giappone”. Già, il Giappone è la nazionale più in crescita degli ultimi anni, nella classifica mondiale è all'11° posto contro il 14° dell'Italia. “Ho molta fiducia per il futuro di questa squadra", ha proseguito O’Shea, "perché penso non solo ai giocatori convocati per il tour, ma anche a tutti quelli che non partono oggi con noi come Parisse, Esposito, Boni, Sarto, Gori, Mbandà, Giammarioli e altri ancora ed ai tanti giovani che premono alle loro spalle come Pettinelli, Cannone, Rizzi, Lamaro, Zanon e altri ancora .Ecco, questo è il motivo per cui vedo un grande futuro per l’Italia. Ma, intanto, dobbiamo vincere e vogliamo cominciare a farlo in questo tour: siamo professionisti e siamo qui per vincere da subito, ma abbiamo posto le fondamenta del nostro sistema e del nostro futuro”. O’Shea ha, infine, ringraziato l’ex tecnico degli All Blacks Wayne Smith che in questi giorni ha affiancato lo staff azzurro: “Wayne è una figura incredibile, sarà con noi sino alla partita contro Yamaha e spero possa tornare per il primo test contro il Giappone. Per noi tecnici e per i giocatori è fantastico averlo con noi. C’è molto da imparare per tutti da un uomo che ha vinto due Rugby World Cup e che è un tecnico e una persona eccezionale. E’ un privilegio averlo con noi”.

venerdì 25 maggio 2018

INIZIATIVE - A S.Maria delle Mole la Festa della scuola Primo Levi.

L'ex campione di ciclismo e commentatore Rai Gigi Sgarbozza, vincitore in carriera di una tappa al Giro d'Italia e una alla Vuelta a Espana, e Romeo, il gatto rosso mascotte del Golden Gala Pietro Mennea, il meeting internazionale di atletica leggera in scena giovedì prossimo allo Stadio Olimpico di Roma, saranno gli ospiti d'onore della nona edizione della "Festa della Scuola Primo Levi", che si terrà ogg, sabato 26 maggio, presso il campo sportivo “Le Mole Calcio” in via della Repubblica 4 a S. Maria delle Mole. La manifestazione, organizzata dalla Associazione Genitori Primo Levi e capace di coinvolgere centinaia di ragazzi, è suddivisa in due tranche: spazio allo sport in mattinata, dalle ore 10 alle 12, con tornei di pallavolo, calcio a 5 e calcio balilla "Genitori e Figli", mini-olimpiadi, atletica, giochi di strada e scacchiera gigante; dalle 12 alle 16.30 esibizioni musicali e culturali dei ragazzi dell'Istitituto Comprensivo Primo Levi di Marino.

lunedì 14 maggio 2018

TENNIS - Internazionali d'Italia, 2a giornata: L'ultimo tango della Vinci, l'inno alla gioia di Fognini, Cecchinato e Berrettini.

L'ultima palla della carriera. Serve da sinistra, in rete la prima, lenta la seconda, lo scambio con l'avversaria e il suo diritto in rete: è andata, un abbraccio con la Krunic, bacio accademico con la lunga giudice di sedia e addio al torneo di Roma e alla sua formidabile carriera, fatta di successi storici (10 nel circuito in singolare e 25 in doppio, 4 Fed Cup) e di semisuccessi storici (finale Us Open 2015). Roberta Vinci, come era entrata in campo (assolutamente sorridente e divertita, tra i "Roby Roby" del pubblico in una mise beige chiaro) se ne è uscita; l'ultimo tango a Roma è andato in scena allo Stadio della Pallacorda, con la folla assiepata che sperava sì in un miglior esito finale di carriera ma che comunque ha omaggiato la tennista pugliese facendole sentire tutto il calore e l'abbraccio della Capitale. Alla fine i dieci anni di differenza tra la Vinci (ora 191 ma in passato nella top ten) e la serba Krunic si sono fatti tutti sentire. Forse aveva illuso in avvio la ragazza tarantina, semplice 6/2 malgrado la serba insista con la palla corta lavorando ai fianchi l'azzurra. Che cede di schianto per otto giochi consecutivi, dando l'impressione di aver mollato. Allora il pubblico chiama la "Ola", la Vinci la esegue seduta al cambio di campo del quinto game della terza partita, il clima si sovraeccita e la pugliese riaggancia la serba sul 3 pari. C'è partita ancora, pare. Gli ultimi due giochi però dicono il contrario, perché la Krunic li vince a zero, parziale di 8 punti a zero, e spezza il sogno della Vinci di allungare i suoi match in carriera. Ma brava lo stesso, l'azzurra ha dato emozioni anche oggi. "Da domani sono in vacanza", dichiara alla fine, "non ne potevo più". E giù la lacrimuccia, il tempo passa per tutti, darling. Ma il suo tennis, fatto di slice, back, di attacchi e volée stilisticamente perfette, resterà per sempre impresso nella nostra mente. Dalle lacrime ai sorrisi. Sempre allo Stadio della Pallacorda. Sono diventati quattro gli azzurri approdati al secondo turno degli Internazionali maschili. Dopo l’exploit di Lorenzo Sonego che, tempo permettendo, domani se la vedrà con il non imbattibile tedesco Gojowczyk, anche Marco Cecchinato e Matteo Berrettini hanno suscitato sentimenti forti, questa volta di gioia, ai quali in serata si è aggiunto un Fabio Fognini in gran spolvero. Ma andiamo per ordine. Il 25enne Cecchinato da Palermo, numero 73 del mondo e l'italiano più in voga al momento dopo il successo a Budapest da lucky loser, si è confermato diesel eliminando in rimonta (2/6 7/5 6/4)  l'uruguagio Cuevas, vecchia volpe del circuito un po' in ribasso (è n.71). Per Cecchinato adesso c'è "bimbo" Goffin, belga 10 del mondo e 9 del ranking, che ha un altro passo come velocità di palla. Bene anche il 22enne romano Berrettini, numero 103 del mondo in tabellone con una wild card, capace di superare in due set (6/2 7/6 lo score) in un'ora e 38 minuti, lo yankee Tiafoe, numero 63 e proveniente dalle qualificazioni. Berrettini, allievo di Vincenzo Santopadre, ora sfiderà il defending champion, il tedesco Alexander Zverev, 3 del mondo e secondo favorito del seeding dopo Nadal e recente vincitore dei tornei di Monaco e Madrid. Buono infine l'impatto nel torneo di Fabio Fognini, numero 21, che ha tritato 6/3 6/1, in appena 53 minuti, l'irriconoscibile francese Gael Monfils, numero 39: il 30enne ligure se la vedrà al secondo turno con l’austriaco Thiem, numero 8 del mondo e sesta testa di serie, nonchè bestia nera di Nadal, reduce dalla finale nel “1000” di Madrid.
L'ultima buona notizia è quella annunciata sul sito della Federtennis: pace in vista tra la Giorgi e il presidente Binaghi. La Federazione Italiana Tennis ha spiegato che il Presidente Binaghi si è incontrato con la numero 1 d'Italia Camila Giorgi. “Ho capito che due anni fa ho sbagliato a non rispondere alla convocazione per l'incontro di Fed Cup contro la Spagna. La maglia azzurra mi è mancata e sento il desiderio di tornare a indossarla e a far parte di una squadra giovane che sta crescendo”, ha dichiarato la Giorgi. Quindi la tennista marchigiana avrebbe espresso il desiderio di tornare a far parte della Nazionale italiana capitanata da Tathiana Garbin dando la disponibilità a rispondere alle convocazioni. Di conseguenza, ogni pendenza tuttora in atto tra la FIT e la giocatrice verrà risolta di qui a breve, e la Giorgi dovrebbe essere reinserita nei programmi federali di assistenza e fornitura di servizi previsti per i giocatori e le giocatrici. Lasciare fuori la Giorgi sarebbe stato un delitto.

domenica 13 maggio 2018

TENNIS - Internazionali d'Italia, 1a giornata: Sonego e Baldi, che belle speranze!

Piccoli azzurri crescono; la prima giornata degli Internazionali d’Italia 2018 ha sancito che forse il tennis italiano maschile può sperare in un futuro roseo, tennisticamente parlando. Infatti sia Lorenzo Sonego, 23enne torinese, attuale numero 142 del mondo, che Filippo Baldi, 22 anni milanese ma residente a Vigevano, e numero 368, hanno passato il turno rimontando il primo set a due volponi del circuito. Sonego, entrato nel tabellone principale grazie ad una wildcard conquistata vincendo il torneo delle prequalifiche, si è salvato col servizio nei momenti topici del match mandando da una parte in visibilio i tanti appassionati accorsi sul Centrale, dall'altra in tilt il mancino francese Mannarino, numero 27 della classifica mondiale; lo score di 2-6 7-6(4) 6-3 la dice lunga sulla caparbietà del piemontese, cresciuto tantissimo nell'ultimo mese, come testimonia lo scalpo di Gasquet a Budapest. “Negli ultimi mesi è cambiata la mentalità – ha spiegato in sala stampa il lungo ragazzo torinese – sono più consapevole, concentrato, entro in campo sempre per dare il massimo . Ho lavorato tanto e sto migliorando, ma voglio migliorare ancora. Il mio idolo? Federer, ma è dura prendere lui come riferimento…” Il prossimo avversario? Non ci penso, già essere qua è bellissimo. Io devo solo divertirmi, non ho niente da perdere”. Insomma... l'occasione di arrivare al terzo turno è ghiotta; Sonego infatti affronterà il terdesco Gojowczyk, numero 52 del ranking mondiale, non un mostro per bravura e tecnica, che però ha battuto a sorpresa lo statunitense Sam Querrey, 12, in due sole partite (6-2 7-6). I progressi dell'italiano passano forse anche e soprattutto per questo match. Progressi che appunto ha fatto registrare anche Baldi che, dopo esser sconfitto proprio da Sonego nello spareggio delle prequalifiche per entrare nel tabellone principale, ha passato le qualificazioni con straordinaria tenacia e coraggio, regolando in due match maratona prima l'ungherese Fucsovics (numero 61 de mondo) e poi lo spagnolo Garcia-Lopez, oggi numero 69 ma capace di raggiungere nel 2011 la 23ma posizione del ranking. Devo ancora realizzare quello che è successo”, ha dichiarato alla fine un incredulo Baldi, “E’ un onore essere qui,è il mio primo Master 1000, entrare nel tabellone è una cosa bellissima. Voglio godermi ogni momento. Mi sono divertito tantissimo oggi e spero di divertirmi ancora. Il prossimo avversario? Qui il più ‘scarso’ è numero 40 del mondo… Chiunque sarà, sarà una bella battaglia e una bella esperienza”. E il sorteggio gli ha riservato il georgiano Basilashvili, numero 77 del ranking, altro qualificato come Baldi stesso, dei tre affrontati sinora quello più indietro in classifica. Non c'è da fidarsi ma è ora di rompere gli indugi e arrivare più lontano possibile, I romani lo meritano. Per quanto concerne gli altri risultati, rientro amaro per il 33enne svizzero Wawrinka (ora 25 ma numero 3 del mondo quattro anni fa) stoppato subito dallo yankee Johnson (55) con un duplice 6-4. Wawrinka era fermo dal torneo di Marsiglia dello scorso febbraio, per i problemi al ginocchio che lo hanno attanagliato. E' sfumato infine l'ingresso nel tabellone principale per l'attuale numero 1 d'Italia Camila Giorgi che non ha avuto la wild card dagli organizzatori per motivi extrasportivi; la marchigiana è stata eliminata in tre set dalla statunitense Collins (2-6 6-4 6-2), n.49, 24 anni, che aveva iniziato l'anno al numero 167 (poi ha vinto a Newport Beach, è arrivata agli ottavi a Indian Wells e addirittura in semifinale a Miami, passando dalle qualificazioni.

sabato 12 maggio 2018

TENNIS - Internazionali d'Italia, due addii annunciati: Knapp regina della sfortuna, già ci manca il tennis della Vinci.

Mentre si stanno disputando i primi turni delle qualificazioni al Foro Italico in Roma, tengono banco due ritiri in un colpo solo, tutti nel settore femminile del tennis italiano: uno ufficiale e dovuto a seri problemi fisici, uno tra al massimo sette giorni e condizionato dall'età. Quello ufficiale è firmato Karin Knapp nata a Brunico il 28 giugno 1987, che ha dichiarato: "“In questi giorni al Foro Italico, dove seguivo le altre ragazze che si allenano all’Accademia di Anzio, tante persone mi hanno domandato quali erano i miei piani e allora mi sembra giusto annunciare che è arrivato il momento di ritirarsi dal tennis agonistico”. La decisione per la verità era nell'aria da qualche mese: "Si tratta di una decisione molto sofferta, ma purtroppo devo rassegnarmi all’idea che il mio ginocchio destro non ce la più. Dopo il quinto intervento chirurgico, nel febbraio dello scorso anno, ho provato in tutti i modi a rientrare, lavorando duramente per mesi, ma ogni volta che aumentavo i carichi il dolore si riproponeva sempre: mi allenavo bene e poi mi faceva male, tanto da rischiare di non camminare poi per tre giorni. Una situazione che, capite bene, non è sostenibile”. Un focus sulla sua attività agonistica è d'uopo: “Posso considerare la mia carriera come bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto”, ha sottolineato la Knapp con un sorriso, aggiungendo che "di sicuro sono orgogliosa di quello che sono riuscita ad ottenere dopo cinque operazioni al ginocchio e due al cuore. Però rimane un po’ di rammarico per tutti gli infortuni che mi hanno impedito di esprimermi con continuità ad alti livelli e quindi pure una certa incertezza sul dove sarei potuta arrivare senza questa serie di problemi fisici. Un aspetto però sul quale non hai un controllo diretto. Il momento più bello? Ce ne sono stati tanti, che non dimenticherò, a cominciare dal primo titolo Wta a Tashkent, arrivato in un momento per me difficile. Ma anche gli ottavi a Wimbledon 2013, o la conquista della Fed Cup in quello stesso anno, senza dimenticare la soddisfazione della vittoria sugli Stati Uniti nel primo turno dell’edizione seguente a Cleveland.”. La 31enne Knapp è stata 33 del mondo nel 2015 e l'ultima apparizione nel tour professionistico risale agli Australian Open 2017. Poi il calvario è proseguito, per sua disgrazia. Più ponderato e annunciato l'addio al tennis di Roberta Vinci e, per certi versi, senza nulla togliere alla Knapp, sarà anche più rimpianto, per le qualità tecniche inusuali nel tennis di oggi, dove si cerca di conquistare la vittoria solo tirando più forte dell'avversario. La filosofia della Vinci invece è stata sempre diversa, col suo tennis piatto nel diritto e in back nel rovescio, con i suoi attacchi in chop d'altri tempi, con le sue volèe e demi-volèe di una classe infinita, bellissime a vedersi per tecnica ed esecuzione, per timing sulla pallina, per intelligenza di una giocatrice minuta nel fisico ma capace di esprimersi ad altissimi livelli in un mondo di "finte donne", tennisticamente parlando. "Non esiste solo un motivo per spiegare il mio stop a fine Internazionali", ha puntualizzato la 35enne tarantina nella conferenza stampa di saluto, "conta sia l'aspetto fisico sia quello mentale e ultimamente mi pesava anche allenarmi, con i recuperi sempre più lunghi. Al tennis ho dato tutto - ha continuato la Vinci - mi sono tolta un sacco di soddisfazioni. Poi arriva il momento in cui bisogna guardarsi dentro e prendere una decisione. Ecco, io l'ho fatto dicendo basta. Non ho rimpianti, il tennis mi ha dato e tolto tanto nella mia vita. Se mi avessero detto da bambina che avrei fatto una finale Slam, vinto una Fed Cup, sarei stata top 10 in singolare un numero 1 nel doppio, ecco...avrei risposto che qualcosa non andava, e invece ora mi guardo dietro e non posso che essere felice, ho fatto quello che volevo". Il curriculum lo ha detto lei. Adesso aspetta un qualificata al primo turno. Una partita per volta, aspettando l'ultima in carriera. Meriterebbe di vincere il torneo per le emozioni che il suo tennis ci hanno regalato.

venerdì 11 maggio 2018

TENNIS - Sorteggiati i tabelloni degli Internazionali d'Italia 2018: Nadal, l'incubo Thiem dietro l'angolo.

Col sorteggio dei tabelloni principali, ha ufficialmente preso il via l'edizione numero 75 dei Campionati Internazionali d'Italia di tennis, che da domani vedrà al via, sui campi del Foro Italico, il torneo (sempre affascinante) delle qualificazioni maschili e femminili. Ma andiamo per ordine. Nel maschile le prime due teste di serie sono lo spagnolo e numero 1 del mondo Nadal, battuto a Madrid per la prima volta quest'anno sul rosso da quello stesso Thiem che la passata stagione lo castigò a Roma nella sua unica sconfitta del 2017 sulla terra (e che, per ironia della sorte, potrebbe ritrovare nei quarti di finale al Foro Italico 2018), e il defending champion, il giovane tedesco Zverev, che pare essere tornato in forma dopo un inizio al rallentatore. La parte alta del tabellone maschile vede da subito match interessanti, ad esempio quello tra il ceco Berdych e il mancino e giovane rampante canadese Shapovalov in una sorta di passaggio di consegne generazionale. Anche la sfida tra il giovane russo Khachanov e l'intelligente tedesco Kohlschreiber si presenta di un certo spessore, così come Djokovic contro Dolgopolov, entrambi ala ricerca di loro stessi, smarriti chissà dove nel mondo. In alto anche due italiani in una sfida coi colleghi francesi da thrilling, visto l'esisto disastroso dei nostri in Davis. Comunque, il ligure Fognini, numero 19 della classifica mondiale, ha pescato il velocissimo transalpino Monfils, ora numero 41 ma con un passato da numero 6 due anni fa: negli scontri diretti il 31enne di Parigi è in vantaggio per 4 a 3, con l’ultimo risalente al 2015 (vittoria di Monfils sul veloce di Montreal). Se dovesse vincere Fognini troverebbe al secondo turno proprio Thiem l'ammazza Nadal. Il 23enne Lorenzo Sonego, bravo a vincere il torneo delle pre-qualifiche e numero 142 dell'ATP, se la vedrà col mancino Mannarino, n.27, che s legge con la o accentata per la nazionalità francese; è un match non impossibile ma molto dipenderà dalla vena del transapino (comunque Sonego vanta, come scalpo eccellente, il talentuoso francese Gasquet, magari di fronte ai galletti si esalta). Anche la parte bassa del tabellone presenta match di primo turno assai rilevanti. Il derby Paire-Gasquet ad esempio, oppure Wawrinka-Johnson. E poi gli altri tre azzurri. Seppi, 49 del mondo, ritrova quel Pouille, n.18, che lo ha bastonato in cinque sets in quel di Genova; bella occasione per il bolzanino di vendicarsi dello schiaffo subito. Il 22enne Berrettini, romano di nascita e vivaddio anche di cittadinanza, aspetta un qualificato (se passa però avrà di fronte Zverev) mentre l'ultimo arrivato al tavolo dei grandi, Marco Cecchinato da Palermo, neo numero 64, entrato in tabellone grazie al forfait dell'infortunato Paolino Lorenzi, si troverà di fronte l'uruguagio (ma di nascita argentino) Cuevas, 47, specialista di terra un pochino in ribasso. E' tutto sommato un buon sorteggio, poteva andar peggio. In campo femminile, registrata la rinuncia di Serenona Williams, la prima testa di serie è la romena Halep, seguita dalla bella danese Wozniacki. Quattro azzurre al via, tutte con l'invito degli organizzatori (e pensare che la Giorgi, la n.1 d'Italia in classifica, vista la guerra con la federazione, dovrà partire dalle qualificazioni nel derby con Deborah Chiesa). Sara Errani, numero 76 e finalista nel 2014, è stata sorteggiata al primo turno contro l’ungherese Babos, numero 41 (due pari il bilancio dei precedenti); se avesse un servizio decente, la Errani sulla terra varrebbe le prime 25-30 del mondo, per itgna, lotta, cuore e gambe, ma gli evidenti limiti tecnici ne frenano la rincorsa alle zone alte della classifica. Un tributo alla carriera invece per la 37enne milanese Francesca Schiavone, attuale 262 e alla sua ventesima partecipazione al Foro (miglior risultato a Roma: quarti 2001, 2004, 2005, 2011), e per la 35enne tarantina Roberta Vinci, che lascerà il tennis dopo questa edizione degli Internazionali. La Schiavone ha pescato la slovacca Cibulkova, 34 (4-0 nei precedenti per la slovacca) mentre la Vinci, numero 168, il cui tennis piatto e slice ci mancherà da morire in un mondo sempre più mascolinizzato nella preparazione fisica e nei gesti tecnici, attende una ragazza proveniente dalle qualificazioni (e se il destino dicesse Giorgi?). Dulcis in fundo ecco Camilla Rosatello, 22enne piemontese, numero 274 del mondo, entrata in tabellone grazie alla vittoria importante e inaspettata nel torneo delle prequalificazioni; anche lei, alla sua prima partecipazione al Foro Italico, dovrà attende una qualificata. Si può fare, si può crescere, si deve crescere. Il tennis italiano ha bisogno di un ricambio generazionale che tarda ad arrivare.

mercoledì 9 maggio 2018

TENNIS - 75mi Internazionali d'Italia, altro invito annunciato: Schiavone, l'onore della "WTA top 20 wild card".

Mentre la nouvelle vague del tennis italiano, maschile (Berrettini a parte) e femminile, si sta confrontando nel torneo delle pre-qualifiche per avere accesso al tabellone delle qualificazioni e a quello più prestigioso, il principale, sono state diramate dall’organizzazione le wild-card per i prossimi Internazionali di tennis al Foro Italico. La WTA, l’Associazione delle donne professioniste, ha riservato un invito speciale (chiamato “Wta top 20 Wild Card”) alla 37enne milanese Francesca Schiavone, attuale 156 della classifica, vincitrice di quel memorabile Roland Garros 2010, cosicchè saranno quattro le azzurre che usufruiranno del pass per entrare direttamente in tabellone, ovvero Sara Errani, la ragazza che uscirà vincitrice delle pre-qualifiche, Roberta Vinci (che a Roma concluderà la sua avventura nel circuito) e appunto Francesca Schiavone, tributo ad una carriera eccezionale per entrambe. Ci sarebbe da ricucire lo strappo con la Giorgi, numero 1 d’Italia incontrastata, ma pare che da entrambe le parti non ci sia intenzione alcuna. Per quanto riguarda gli uomini, le quattro wild-cards per il tabellone principale andranno ai davismen Paolo Lorenzi e Andreas Seppi, al vincitore delle pre-qualificazioni (favoriti Sonego e Caruana) e appunto al 22enne Matteo Berrettini, romano doc allenato peraltro da un altro romano doc, Vincenzo Santopadre, ex 100 del mondo. Venerdì alle 18 alla Pallacorda (ribattezzato “Stadio Nicola Pietrangeli”) ci sarà il sorteggio dei tabelloni principali della 75ma edizione e il torneo partirà ufficialmente sabato 12 con il primo turno delle qualificazioni, poi domenica 13 maggio i primi incontri del torneo maschile cui da lunedì 14 si uniranno anche quelli del torneo femminile nel più classico dei “combined-event”.

martedì 8 maggio 2018

TEATRO - Al Piccolo Eliseo di Roma il 14 e 21 maggio: Festival della complessità, sfida alla speculazione culturale.


Due lunedì, il 14 e il 21 maggio prossimi, due conversazioni per riflettere sul mondo in cui viviamo. Il Piccolo Eliseo di Via Nazionale in Roma ospita la IX edizione del Festival della complessità, prima e unica manifestazione nazionale che nasce nella convinzione che i concetti di complessità e di sistema stiano aprendo la strada a nuove concezioni della vita e della realtà.
Un’occasione imperdibile per alimentare nel dibattito culturale e scientifico del nostro paese il pensiero sistemico, per diffonderlo e provare a rileggere l’esistenza in una nuova chiave interpretativa, capace di confrontarsi con l’incertezza dell’epoca in cui viviamo. Oggi sappiamo che l’universo non è un meccanismo immutabile; la terra è un unico organismo che si autoregola; la mente è un tutt’uno con il nostro corpo; una famiglia, cosi come una società consistono in una rete di molteplici relazioni. Il destino delle società e di ciascuno di noi appare dipendere da un tutto incomprensibile, un tutto in cui ogni situazione appare interconnessa a molte altre, in cui ogni problema è un “groviglio” di problemi interdipendenti che per essere affrontati richiedono l’adozione di un pensiero e di una visione sistemici che aprano a soluzioni inaspettate e sorprendenti.
Festival a Km zero, festival diffuso e libero, il Festival della Complessità vuol infrangere il monopolio della cultura di massa, alimentato dai grandi mezzi di comunicazione, attraverso il coinvolgimento di persone, associazioni, movimenti, enti locali, scuole e altri soggetti in eventi, decentrati e realizzati in molte città, che vogliono essere parte di quella rete invisibile di iniziative che nascono dalla creatività culturale del nostro paese. L’idea è che sia possibile generare localmente e capillarmente nuove idee e nuove visioni e mobilitare e valorizzare quel patrimonio di creatività e di risorse civili, scientifiche e culturali locali così capillarmente diffuso nel nostro paese.
Il Festival della Complessità è autofinanziato e non ha scopi di lucro, è una sfida e una risposta alla burocratizzazione e alla speculazione culturale.
Ecco allora questi due incontri che vogliono creare un cortocircuito logico fra i microcosmi e il macrocosmo in cui viviamo.

Lunedì 14 maggio - ore 19
VIVERE IN UN MONDO MULTIPOLARE
Conversazione con Pierluigi Fagan e Elisabetta Melandri
Coordina l’incontro Valerio Eletti
In questo mondo sempre più globalizzato quanti e quali sono gli attori che davvero conducono il gioco? Quali sono le loro strategie? Che senso ha parlare di cooperazione e competizione? gli stati sono in grado d’arginare lo strapotere delle multinazionali? In un mondo interconnesso, per tentare di risolverli uno alla volta, è inutile e dannoso tentare di separare dei problemi tra loro collegati separandoli l’uno dagli altri. La globalizzazione che stiamo vivendo non è un processo indecifrabile; è un processo complesso. Se è vero che oggi riteniamo che vivremo in un mondo globalizzato sempre più interconnesso e indifferenziato, la geografia, così come la storia e la cultura di popoli e nazioni, avranno comunque un peso e un ruolo determinante nella costruzione del futuro dell’umanità. 

Lunedì 21 maggio - ore 19
IO MEDICO TU PAZIENTE? UN RAPPORTO COMPLESSO
Conversazione con Fulvio Forino e Franco Bifulco
Coordina l’incontro Mirella Cleri
Nell’ultimo mezzo secolo, grazie a un tumultuoso sviluppo farmacologico e tecnologico, la bio-medicina ha registrato clamorosi successi. Per dare nuove risposte a nuove esigenze, specializzazioni e servizi si sono moltiplicati. Come mai, allora, cresce l’insoddisfazione verso la medicina? Quali sono le cause della crisi del rapporto medico–paziente? Tecnologia e specializzazione stanno prevalendo su ascolto e attenzione alla persona? Per un problema complesso non ci sono ricette magiche né soluzioni semplici: forse dovremmo ricordaci che nessun paziente potrà mai essere racchiuso in una cartella clinica.

INIZIATIVE - Al via la Granfondo squali 2018 tra Cattolica e Gabicce: Ciclisti da tutto il mondo, anche Nibali...


La Granfondo Squali - Carrera - Cattolica & Gabicce Mare quest’anno ha una sua “Special Edition” gemellandosi con la Granfondo Vincenzo Nibali. E’ questa la grande novità 2018 che celebra la presenza dello “Squalo dello Stretto”, lo special guest di una edizione che promette grandi scintille.
Da venerdì 11 maggio tra Cattolica e Gabicce un ricco cartellone di eventi che culminerà domenica 13 con la partenza della Gran Fondo che offre due percorsi: il “corto” di 80 km (dislivello di 1.232 mt) e il “lungo” di 136km (dislivello di 2.183 mt). Attesi allo start circa 3000 partecipanti in rappresentanza di numerosi paesi europei, ma anche dagli USA, Canada, Brasile, Australia e Giappone.
Ma la vera star dell’evento sarà sicuramente Vincenzo Nibali. Il Campione siciliano che nel suo palmares vanta vittorie al Giro d'Italia, Tour de France, Vuelta de Espana e nello scorso Marzo ha entusiasmato i tifosi vincendo una straordinaria Milano San Remo, pedalerà sul percorso lungo insieme ai tanti fan.

lunedì 7 maggio 2018

CINEMA - Assegnati i premi del BiFest sezione Panorama Internazionale: Trionfa "The Captain", regia e miglior attore.


Al teatro Petruzzelli di Bari sono stati assegnati i premi della sezione Panorama Internazionale del Bari International Film Festival edizione 2018. I premi, stabiliti da una giuria di 30 spettatori, presieduta da Gianrico Carofiglio, hanno visto i seguenti successi:
Premio Bif&st International per il Miglior Regista: Robert Schwentke per il film Der Hauptmann (The Captain);
Premio Bif&st International per la Migliore Attrice: Maria Mozhdah per il film “Hva Vil Folk Si”/What Will People Say/Cosa dirà la gente;
Premio Bif&st International per il Migliore Attore: Max Hubacher per il film Der Hauptmann (The Captain) di Robert Schwentke.


TEATRO - Al Vittoria in Roma si ricorda Rita Levi Montalcini.


Giovedì 10 maggio alle ore 19 il Teatro Vittoria a Roma, in collaborazione con la associazione Timos Teatro Eventi, presenta l’incontro “Prima delle parole di Rita” al quale interverranno la regista ed autrice Valeria Patera e il Prof. Pietro Calissano (presidente dell’istituto EBRI, che ha fondato insieme a Rita Levi-Montalcini). 
Valeria Patera firma come autrice, regista e produttrice due degli spettacoli della rassegna che il Teatro Vittoria dedica alle donne. Le parole di Rita con Giulia Lazzarini è una delle sei produzioni che Patera sin dal 2005 ha dedicato alle grandi storie della scienza pubblicando testi poi   rappresentati con la sua regia dai maggiori attori italiani e portati anche all’estero e con il patrocinio di prestigiose istituzioni universitarie e scientifiche.
Partendo dal presupposto che se la storia del teatro è storia dell’evoluzione culturale dell’Uomo, il teatro è il luogo per raccontare i personaggi che hanno scritto in prima persona importanti pagine questa stessa evoluzione e per incontrarli attraverso le loro emozioni, le sfumature più umane, le loro passioni. Qui si presentano due grandi donne, Ada Byron Lovelace (1815 /1852), inventrice del software e profetessa dell’èra digitale e Rita Levi -Montalcini, Premio Nobel per la Medicina nel 1986, che hanno intravisto nuove soglie della conoscenza e che hanno dovuto lottare anche contro il pregiudizio di genere. E’ curioso sapere che Rita Levi-Montalcini, negli ultimi anni della sua vita fu insignita del Premio Ada Byron Lovelace.

TEATRO - Al Piccolo Eliseo di Roma dal 9 al 27 maggio: "Prima di andare via", tutti contro tutti in famiglia.


Il Piccolo Eliseo di Via Nazionale in Roma presenta, dal 9 al 27 maggio prossimi, “Prima di andar via” di Filippo Gili, con Giorgio Colangeli, Filippo Gili, Michela Martini, Aurora Peres e Barbara Ronchi, per la regia di Francesco Frangipane (prezzo 20 euro, atto unico – 75 minuti).
Una bella famiglia unita. Una normale famiglia felice. Una tranquilla cena familiare che si trasforma in tragedia a causa di un inaspettato annuncio. Cinque personaggi che si fronteggiano come pugili su un vero e proprio ring. Un figlio che affonda il primo colpo. Inaspettato. Impensabile. Padre, madre e sorelle che accusano il colpo, un colpo tremendo che va a segno. E barcollano, arrancano, indietreggiano fino all’angolo, cercano di riprendersi e reagiscono, lo attaccano, lo scuotono, ma senza riuscire a colpirlo. Una notte drammatica dove, colpo su colpo, si confrontano/scontrano padre e figlio, madre e figlio, sorelle e fratello in un viaggio ora violento ora tenero nelle mille sfumature della psiche e dell’animo umano. Chiosa l’autore ed attore: “Dirompe l’amore, in questa pièce che ho scritto. Rompendosi violentemente un sentimento, e più diabolicamente un’affettività. La famiglia ne esce con le ossa rotte, ma in piedi. Il tormento di un uomo solo mantiene salde le sue ossa, ma rimane a terra. È la storia di una notte drammatica, dove le colluttazioni che legano padri madri e figli, sembrano il rovescio di una vita intera, un istante sempre possibile nel mare magnum del silenzio. Tutto, tutto, girando sempre intorno a un Ego che non si dissolve mai: e nonostante l’impensabile, l’incredibile, l’ignoto, si presenti a cena”.