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A cura di ANDREA CURTI

martedì 9 gennaio 2018

TEATRO - Al Piccolo Eliseo di Roma fino al 28 gennaio, torna la Carrozzeria Orfeo: "Cous Cous Klan", cercasi equilibrio sociale.

Dopo il grande successo con gli spettacoli Thanks for Vaselina e Animali da bar, il collettivo Carrozzeria Orfeo presenta il nuovo spettacolo Cous Cous Klan, in scena sul palcoscenico del Piccolo Eliseo di Via Nazionale in Roma da domani, 10 gennaio, sino a domenica 28 (atto unico due ore, prezzo 20 euro).
In tutto il mondo l’acqua è stata privatizzata. Ormai da dieci anni, fiumi, laghi e sorgenti sono sorvegliati dalle guardie armate del governo, che non permettono a nessuno di avvicinarsi alle fonti idriche. 
Il divario tra ricchi e poveri è allarmante e mentre i primi vivono all’interno delle cosiddette recinzioni, ovvero città recintate da filo spinato e sorvegliate da telecamere di sicurezza, i secondi tentano di sopravvivere al di fuori di esse lottando ogni giorno contro la mancanza di cibo e di acqua.
In un parcheggio abbandonato e degradato dietro ad un cimitero periferico, sorge una micro comunità di senzatetto, all’interno della quale sono parcheggiate due roulotte fatiscenti. Nella prima ci vivono tre fratelli: Caio, ex prete nichilista e depresso (al secolo Massimiliano Setti), Achille (Alessandro Tedeschi), sordomuto e irrequieto, e Olga (Beatrice Schiros), la sorella maggiore, obesa e con un occhio solo. Nell’altra roulotte ci vive Mezzaluna (Pier Luigi Pasino), il precario compagno di Olga, un musulmano, immigrato in Italia ormai da dieci anni, che per sopravvivere seppellisce rifiuti tossici per un’associazione criminale di giorno e lavora come ambulante di notte. Presto alla comunità, già logorata da continui conflitti razziali ed interpersonali per la sopravvivenza, si aggiungerà Aldo (Alessandro Federico), un medio borghese, elegante e maturo, che dopo un grave problema famigliare si è ritrovato a dormire per strada. Ma a sconvolgere il già precario equilibrio di questa comunità sarà Nina (Angela Ciaburri), una ragazza ribelle e indomabile, un’anima sospesa ed imprevedibile, che si rivelerà al tempo stesso, il più grande dei loro problemi e la chiave per il loro riscatto sociale.

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