WRITING

WRITING
A cura di ANDREA CURTI

martedì 3 ottobre 2017

TEATRO - Al Piccolo Eliseo di Roma dal 10 al 15 ottobre prossimi: “Tetas y recetas”, quando lo show è multilingue e multimediale.

Dal 10 al 15 ottobre prossimi, il Piccolo Eliseo di Via Nazionale in Roma ospita “Tetas y recetas” (Tits and Tips), interessante progetto teatrale multilingue e multimediale, recitato in inglese, spagnolo e italiano, con un pizzico di francese.
La commedia scritta da Susana Mendo Murillo, Francesco Baj e Beatriz Prior esplora temi quali il significato della parola “famiglia”, il rispetto, la solidarietà, la speranza, la capacità di accettare i cambiamenti che la vita ci pone ad affrontare e il bisogno di prendersi cura dell’ambiente e della nostra salute, con particolare attenzione verso la prevenzione del tumore al seno. La prima parte del titolo, tetas, evoca i personaggi femminili della commedia che si trovano ad attraversare momenti chiave delle loro vite che richiedono nuove recetas (ricette). La seconda parte del titolo invece, recetas(ricette ma anche consigli) perché durante lo spettacolo ci saranno riferimenti a ricette o consigli utili che verranno proiettati sul palco interagendo con lo svolgimento dell’azione scenica.
È il giorno di San Valentino. Londra, Palencia (Spagna) e Roma. Diana, Lucía e Andrea scoprono di essere a un punto di non ritorno nelle loro vite. Cancro, gravidanza e tradimento: le loro ricette di vita saranno sconvolte e dovranno trovarne delle nuove insieme a Philippe e Kathy. Andrea vive a Londra, ha 40 anni, ed è una donna pratica e indipendente; Lucía, sorella maggiore di Andrea, è assessore nel Comune di una piccola cittadina spagnola, attiva ecologista. Sua figlia Diana è laureata con master e potrebbe facilmente trovare lavoro con l’aiuto del padre, diplomatico italiano, ma vuole farcela da sola. Il vicino di Andrea si chiama Philippe ed è l’erede di una dinastia cioccolatiera nonché un atipico Don Giovanni. Infine Kathy, 50 anni, infermiera britannica e coinquilina di Philippe. Kathy ha fatto di tutto e ha visto tutto e siccome ancora crede nell’umanità, lavora per una ONG di Lampedusa che si occupa di rifugiati
Cinque personaggi, cinque generazioni diverse che affrontano con ironia e coraggio le situazioni tragicomiche in cui spesso ti getta la vita. Il messaggio finale dello spettacolo è semplice: la vita è piena di sorprese… e non sono sempre brutte!

Nello spettacolo sono mischiate in maniera naturale varie lingue, culture e generazioni, riflettendo la realtà crescente di famiglie plurilingue e di persone capaci di parlare più di una lingua a seconda del contesto e della persona con cui interagiscono. Le lingue usate sono “dosate” sapientemente nei dialoghi scenici di modo che il pubblico possa seguire lo spettacolo avendo una buona conoscenza di una delle tre lingue principali e una conoscenza parziale di almeno un’altra. L’obiettivo è quello di instaurare un processo virtuoso che permetta allo spettatore di riattivare le proprie conoscenze linguistiche, “rinfrescarle” e ampliarle in maniera organica.

Nessun commento:

Posta un commento