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A cura di ANDREA CURTI

mercoledì 17 maggio 2017

TENNIS - Internazionali d'Italia, 3a giornata: Troppo Fognini per Murray, è trionfo azzurro!

Troppo Fognini e troppo poco Murray; finisce in tripudio, con tanto di dedica scritta alla moglie in dolce attesa (l’ex giocatrice Flavia Pennetta), il match di Fabio Fognini sul Centrale contro il numero 1 del mondo Andy Murray. Il punteggio di 6/2 6/4 per il ligure poteva addirittura essere più umiliante per lo scozzese se Fognini non avesse avuto il solito passaggio a vuoto sul 5-1 in suo favore nel secondo set. Ma andiamo con ordine. L’azzurro disputa un primo set da favola, trentanove minuti di grandissimo tennis come da anni non si vedeva; innanzitutto fa spostare Murray a mo’ di tergicristallo, lo tiene in ansia con i suoi colpi profondi e precisi rischiando anche parecchio ma raccogliendo i frutti con 15 vincenti contro i 5 dello scozzese, insomma Fognini comanda il gioco e Murray è completamente succube della brillantezza dell’italiano che ha una velocità di palla impressionante che Murray fa fatica ad arginare, vuoi per le condizioni climatiche (caldo e umido) che esaltano la preparazione atletica del ligure vuoi per la bravura tecnico-tattica dello stesso Fognini che fa il break in apertura di incontro nel game più lungo della partita, ben otto minuti, e chiude il set come lo aveva iniziato, ovvero con un diritto sulla riga. Poi l’azzurro dilaga, tiene alto il ritmo e la concentrazione mentre Murray perde lentamente la trebisonda, andando in confusione specie col rovescio bimane (break azzurro nel terzo gioco e consolidamento nel quarto). Fognini sale 5-1, match finito? Macchè! Con il ligure non si può mai dormire sonni tranquilli, nel bene (due set e un break sotto in Coppa Davis contro l’argentino Pella) e nel male (vedi Olimpiadi di Rio de Janeiro, 3-0 e servizio nel terzo set proprio contro Murray). Così lo scozzese si aggiudica tre games consecutivi e Fognini va di nuovo a servire per il match nel nono gioco. Così come a Napoli in Davis nel 2014, il ligure stordisce Murray a suon di smorzate e, dopo un’ora e trentaquattro, porta a casa un match giocato più o meno alla perfezione contro, per la verità, un Murray tutt’altro che in grande forma. Ma tant’è. Adesso per Fognini, sperando che il cellulare non suoni nelle prossime 48 ore (sta per diventare papà), c’è all’orizzonte un secondo turno difficile, contro il vincente dell’incontro tra l’emergente tedesco Zverev e il tignoso serbo Troicki. Comunque sia, questa vittoria dell’azzurro ha dato un senso tecnico a questi Internazionali d’Italia la cui lista di defezioni (Serena Williams e Federer) si è allungata per l’infortunio della Sharapova mentre era in vantaggio nel terzo set. Senza più Murray e con un Djokovic che fa fatica a venir fuori dalle sue psicopaure, Nadal è sempre più il candidato numero uno alla vittoria finale. Aspettando un outsider…

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