WRITING

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A cura di ANDREA CURTI

martedì 16 maggio 2017

LIBRI - Lunedì 22 al Piccolo Eliseo la presentazione: "Cercando segnali d'amore nell'universo", il pirata Barbareschi assalta se stesso.

Senza negare né rinnegare nulla, Luca Barbareschi – con la “spudoratezza” di sempre – si racconta. Cerca segnali. D’amore. In una autonarrazione ironica, divertente, piena di energia. 
Dopo il grande successo teatrale dell’omonimo spettacolo, e confrontandosi con le parole dei grandi – da Shakespeare all’ironia pungente di David Mamet, il suo autore di elezione, Luca Barbareschi ha scritto l'opera prima, un romanzo autobiografico (appunto "Cercando segnali d'amore nell'universo", edito da Mondadori), prima opera dedicato a quanti non hanno smesso di credere nei loro sogni, nei cieli notturni, nelle storie antiche, nelle lunghe attese, nella voglia di fare festa perché la vita è questo strano gioco nel quale tutti ci troviamo a recitare. E lo presenterà lunedì 22 maggio al Piccolo Eliseo di Via Nazionale in Roma (ore 18.30).
Che lettori va cercando questo libro che cerca segnali d’amore nell’universo? Coloro che vogliono conoscere tutto di uno dei più grandi attori italiani? Anche, certo. Ma più ancora chi, di questo personaggio che non si può dire si sia negato alle cronache lungo gli ultimi quarant’anni, pensa di sapere già tutto. Perché ogni pagina, ogni riga, ogni parola risulterà una scoperta.
Di ciò che ha vissuto come uomo, come attore, come manager culturale, ci dice per la prima volta le motivazioni profonde. E come la ricerca di ciò che sta dietro l’apparenza si sia trasformata via via in cammino spirituale, un cammino che unisce ebraismo e neuroscienze, trasgressione e restituzione, rabbia e amore. Il “pirata” Barbareschi all’assalto non più dei velieri nemici ma di se stesso.

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