Dal 28 marzo al 16 aprile il Teatro Eliseo presenta, come Prima Nazionale, "Rosalind Franklin - Il segreto della vita", di Anna Ziegler, con Asia Argento, Filippo Dini, Giulio Della Monica, Dario Iubatti, Alessandro Tedeschi e Paolo Zuccari. La grande Storia, la scoperta della
struttura del DNA e il piccolo straordinario racconto degli ultimi anni di vita
della scienziata Rosalind Franklin. Ci troviamo di fronte ad uno degli
avvenimenti più sconvolgenti e controversi nella storia del pensiero e delle
conoscenze scientifiche. Tutta l’umanità si inchina e si compiace in un unico
trionfale applauso nei confronti dei grandi scienziati che sono riusciti a
decifrare quello che comunemente era definito “il segreto della vita”. La
vicenda tuttavia fu tutt’altro che epica e nobile. I personaggi coinvolti in
questa scoperta furono molti, tutti scienziati autorevoli che collaborarono in
diverse fasi alla stessa ricerca, ma che furono vittime e carnefici, a seconda
delle alterne fortune, delle reciproche invidie e desideri di riscatto
personali.
Tutti lottarono per avere un personale
posto di rilievo nella Storia, ognuno con le proprie capacità e spinto da
personali motivazioni, talvolta anche nobili, ma sempre e comunque a discapito
del sesto personaggio di questa storia, dell’unica donna di questa favola, una
donna meravigliosa e detestabile, una persona limpida e contraddittoria,
ambiziosa e vigliacca, insomma una donna fuori dalle umane catalogazioni e
impossibile da raccontare: Rosalind Franklin. Il testo si avvolge proprio come
una doppia spirale intorno a lei, intorno alle sue brutture e alla sua grazia.
Il suo merito fu quello di fotografare un campione di DNA con una tecnica
delicatissima e complessa che sfruttava la diffrazione a raggi X. In
particolare, la fotografia numero 51, riuscì a immortalare in modo più nitido
la X della doppia elica del DNA. Un grande dono che Rosalind fece alla scienza,
all’umanità e a sé stessa. L’ambiziosissimo James Watson, con la complicità del
suo collega Francis Crick, sfruttò la fotografia per costruire un modellino del
DNA, passare alla storia come il vero responsabile della “grande scoperta” e
vincere anche il Nobel, nove anni dopo, quando ormai la povera Rosalind era già
prematuramente scomparsa all’età di 37 anni.
Nel corso della pièce, i personaggi
saltano continuamente da un presente, che non è definito, ad un passato, che è
quello del ricordo, quello delle “scene”, in cui la Storia della scoperta del
DNA si interseca con la storia di Rosalind. Le scene, quindi, si alternano con
i commenti e le dissertazioni dei personaggi al presente, in un continuo
susseguirsi di immagini che risultano distorte, non verosimili o non coerenti a
giudizio della nostra logica educata, ma che inevitabilmente contribuiscono ad
arricchire e a comporre quel film o quel sogno che lentamente si srotola sereno
e perfettamente compiuto nella nostra mente. Prezzi da 24 a 40 euro.
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