Peggio di così non poteva andare
per le ragazze italiane, sconfitte in casa sul rosso di Forlì da una Slovacchia
superiore in tutto e per tutto, nonostante la prima giornata chiusa sull’1-1 (con
rimpianto per il punto del 2-0 perso per un soffio) lasciasse qualche speranza
in più. Invece niente. Nella seconda giornata la Slovacchia ha vinto entrambi i
singolari e si è aggiudicata la possibilità di spareggiare per tornare nella
massima serie; al contrario la sconfitta costringe la nazionale azzurra a
disputare gli spareggi (22-23 aprile) per rimanere nel World Group II cioè per
non retrocedere nella serie C tennistica. Ma entriamo nel dettaglio. Ha
finito in lacrime il suo non match Sara Errani, scesa in campo forse già
menomata da un infortunio muscolare alla coscia destra. La faentina ha raccolto
solo due giochi contro la rediviva slovacca Daniela Hantuchova (in sostituzione
della annunciata Cepelova), 33enne attualmente numero 248 Wta ma ex top-five del
mondo, combattendo contro avversaria e se stessa solo fino alla metà del primo
set. Ma la colpa della sconfitta non è sua, bensì di chi ha rischiato troppo
mettendola in campo, ovvero di Tathiana Garbin, neo capitana di Fed Cup, che
poteva optare per una giovane, sperando in un esito almeno con maggior lotta in
campo. Sul 2-1 Slovacchia la 36enne Francesca Schiavone non è riuscita ad
arginare la furia agonistica della debuttante Rebecca Sramkova che ha rifilato
alla milanese un eloquente 6/2 6/4 (a punteggio acquisito le giovani riserve
azzurre Jasmine Paolini e Martina Trevisan hanno battuto Anna Karolina
Schmiedlova e Rebecca Sramkova per 5-2 ritiro). Che dire, la delusione è
grande, lo spettro della C non è un miraggio ma ciò che fa paura è la totale
mancanza del ricambio generazionale. Dopo l’era Pennetta-Schiavone-Vinci restano
la Errani e la Knapp (entrambe con diversi problemi fisici), la Giorgi
(squalificata per il rifiuto dello scorso anno) e una serie di ragazze senza
esperienza internazionale. Uscire dal tunnel sarà davvero complicato.
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