Non
tutti i mali (per l’esattezza gastroenterite) vengono per nuocere. Così Fognini,
colpito in nottata da dissenteria, ha dovuto lasciare il campo ai suoi compagni
di squadra e, per quello che serviva contro i disastrati argentini, orfani
degli eroi di Davis Del Potro e Delbonis, ovvero concentrazione e raziocinio, quadratura
del gioco senza sbavature, forse è meglio così. Fatto sta che l’Italia, dopo la
prima giornata del primo turno di Coppa Davis, conduce 2-0 sui padroni di casa sudamericani, campioni in
carica ma senza i loro migliori giocatori. Una squadra compatta quella azzurra
che ha dimostrato grande solidità al contrario degli avversari, capitati quasi per
caso al Parque Sarmiento di Buenos Aires per la disperazione del Maradona
tifoso (quasi odioso, per la verità). “Gli preferisco Batistuta” avrebbe
dichiarato Paolino Lorenzi, numero 1 d’Italia, il primo a scendere in campo e a
portare a casa il primo punto, frutto di costante tigna, di una vittoria di fisico,
contro il mancino Pella, riserva della riserva. Lorenzi ha impiegato due ore
solo nei primi due set, vinti 6/3 annullando diverse palle break e controbreak
al suo avversario, segno di equilibrio in campo. Ma nei punti importanti
Lorenzi è venuto fuori alla grande, con coraggio e destrezza, chiudendo la
contesa col terzo 6/3. Poi è toccato a Seppi (sostituto di Fognini) vedersela
col redivivo Berlocq. E nei primi due set era tale la superiorità del bolzanino
che l’argentino ha racimolato solo tre games, annichilito dalla padronanza del
campo di un Seppi in gran fiducia dopo gli ottavi di Melbourne. Berlocq è
rientrato in partita, anche per il calo fisico fisiologico di Seppi, che però
nel quarto è volato 5-2; match in mano dunque ma sul più bello ecco l’azzurro
sparire dal gioco, aspettare l’errore altrui, permettendo a Berlocq di
rientrare in partita e andando a servire un 6-5 per l’argentino. Seppi si è
portato al tie-break con grande autorità e qui ha gettato al vento altre occasioni
per chiudere la contesa, tre match point per l’esattezza, prima di riprendere
in mano coraggio e incontro, con un fulminante diritto ad uscire che gli
spalancava le porte al quarto match point finalmente capitalizzato. E domani,
dalle ore 16 italiane, il doppio: Barazzutti spera in Fognini-Bolelli, se il
ligure si sarà ripreso appieno dalla gastroenterite, altrimenti opterà per Seppi,
sempre con Bolelli. Gli argentini hanno annunciato Mayer e Schwartzman, con
quest’ultimo, il più alto in classifica (numero 53) lasciato stranamente in
panca in singolare. Andare sul 3-0 subito il massimo ma il doppio è sempre una
incognita perché in realtà lo sanno giocare in pochi.
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