Ora
o mai più: l’Italia di Coppa Davis ha la ghiotta occasione di centrare i quarti
di finale del main draw in casa di una Argentina che è si “defending champion”
ma senza i propri migliori giocatori, Del Potro e Delbonis, gli eroi della
prima storica Insalatiera d’argento dei sudamericani (cui va aggiunto il
forfeit di Zeballos all’ultimo momento). Per la sfida il cittì Orsanic e la
squadra hanno optato per la terra rossa del Parque Sarmiento di Buenos Aires, stadietto
da 6.000 posti; nella probabile bolgia saranno Paolo Lorenzi (43 del mondo) e il
mancino argentino Guido Pella (84) ad aprire le danze alle 15 ore italiane (diretta
in chiaro su Supertennis TV canale 64) mentre a seguire Fognini (48) incrocerà
le racchette del ritrovato e scorbutico Berlocq (81). Dunque Barazzutti ha
escluso Seppi dal novero dei singolaristi, nonostante l’ottimo ottavo di finale
in Australia; forse a condizionare tale scelta è stata anche la superficie poco
congeniale al bolzanino, che predilige il veloce, indoor e outdoor. O la
caparbietà e la grande condizione fisica di un Lorenzi che, da un paio di anni
a questa parte e alla 35ma primavera, pare aver ritrovato una seconda
giovinezza, assai più prolifica della prima. E’ una incognita anche Fognini che
però a Melbourne ha dato segnali di ripresa mentale; dalla sua il grande ardore
con cui affronta i match di Coppa Davis. Sabato (dalle ore 16 italiane) il
doppio tra le annunciate coppie Simone Bolelli (bentornato e già nella
mischia)-Andreas Seppi e gli argentini e Leo Mayer e Diego Schwartzman. In
realtà visto l’affiatamento e i passati successi è probabile che Fognini giochi
con Bolelli ma molto dipenderà dalla durata del singolare del ligure.
Domenica
infine gli ultimi due singolari, Lorenzi-Berlocq e Fognini-Pella, che
chiuderanno la contesa. Curiosamente nelle tre sfide precedenti, l'ultima delle
quali lo scorso luglio a Pesaro, non ha mai vinto la squadra ospitante, quindi
essere ospiti sembra essere un ulteriore vantaggio.
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