Quando
c’è Fognini in campo si sa quando si entra in campo ma non si sa mai se il
match durerà poco e tanto. E così è stato anche nel doppio di Coppa Davis, che
ha visto l’Argentina accorciare le distanze sull’Italia che comunque conduce sempre
2-1. Ma l’andamento dell’incontro è stato incredibile, in un baillame di
emozioni e di errori, da entrambe le parti. Gli argentini schierarti da capitan
Orsanic, ovvero lo scorbutico ma efficace Berlocq e il lungagnone Mayer, sono
partiti in tromba, complici anche la poca verve degli azzurri Fognini e Bolelli
(al primo match dopo sette mesi di inattività per problemi fisici), di
tricolore vestiti, e si sono trovati avanti due set senza colpo ferire. Ma la
reazione degli azzurri (ecco il solito saliscendi targato Fognini) si è fatta
sentire nella terza e quarta frazione. Nella terza gli italiani hanno breakkato
gli avversari al nono gioco e Fognini ha chiuso il set col proprio servizio,
recuperando da 0-30 e battibeccando con un tifoso locale (questa volta non Maradona).
Il quarto è stato una passeggiata e allora ecco il quinto e decisivo. I
sudamericani vanno avanti 2-0, gli azzurri li riprendono sul 2 pari e salvano
il primo match point avversario sul 5-6 30-40 con una facile voleè di Bolelli.
Poi nel tie-break finale, novità introdotta in Coppa Davis, gli argentini si
issano sul 6-2 con quattro palle match a disposizione, ma la coppia azzurra gioca
con concentrazione e ribalta clamorosamente la contesa, portandosi 7-6 col
proprio servizio. Ovvero match point e punto del passaggio del turno dell’Italia.
Fognini però torna il solito Fognini e stecca maldestramente un diritto. Addio
Italia, l’Argentina si rianima e si aggrappa a questo punto per tentare il
miracolo. Certo, Berlocq si è stancato parecchio tra i quattro set giocati con
Seppi e i cinque del doppio, e pare leggermente favorito sulla corta distanza contro
un Lorenzi che però è più riposato e potrebbe venir fuori alla distanza, e
ultimo singolare tra (forse) Seppi e Pella. Sull’eventuale 2 pari è meglio che
i cardiopatici cambino canale, peggio ancora se Barazzutti decidesse di far
giocare Fognini.
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