WRITING

WRITING
A cura di ANDREA CURTI

venerdì 25 novembre 2016

TEATRO - All'Eliseo di Roma le tre giornate dedicate alla tragedia shakespeariana per antonomasia: L' "Otello", non solo gelosia.

Universalmente riconosciuta come una delle opere imprescindibili della letteratura occidentale, l’Otello di Shakespeare nell'immaginario collettivo è la tragedia della gelosia, dell’irrefrenabile furore delle passioni e della debolezza del raziocinio umano dinanzi all'orgoglio e al sospetto del tradimento; l’Otello è anche la tragedia del Male, incarnato da quella straordinaria invenzione letteraria che è Iago, l’infido alfiere che trama diabolicamente alle spalle del Moro, sfruttando le debolezze di quest’ultimo.
Le tre giornate dedicate all’Otello, in programma al Teatro Eliseo di Via Nazionale in Roma (ingresso libero), intendono mettere in luce, attraverso la riflessione di illustri intellettuali ed esperti della materia, le molteplici implicazioni teoriche e filosofiche di quest’opera. L’evento, organizzato dal Teatro Eliseo e da Giuseppe Di Giacomo del Dipartimento di Filosofia dell’Università Sapienza di Roma, rappresenta la quarta tappa di un percorso dedicato a William Shakespeare che coinvolge filosofi, studiosi di letteratura, anglisti e interpreti che negli anni passati si sono confrontati sugli altri tre capolavori immortali del Bardo (Amleto, Macbeth e Re Lear). Questo il programma:

lunedì 28 novembre 2016, Teatro Eliseo ore 17.30, partecipano Piergiorgio Donatelli, Antonio Gnoli, Giovanni Matteucci e Fausto Malcovati; giovedì 1 dicembre 2016, Piccolo Eliseo ore 17, partecipano Maurizio Ferraris, Elio Franzini, Stefano Velotti, Giuseppe Pucci; mercoledì 7 dicembre 2016, Teatro Eliseo ore 19, partecipano Massimo Cacciari, Giuseppe Di Giacomo, Nadia Fusini.

Nessun commento:

Posta un commento