Umberto Orsini ritorna al Teatro Eliseo di Via Nazionale in Roma (dal 1° al
20 novembre prossimi) con una versione de Il Giuoco delle parti,
commedia pirandelliana che negli ultimi vent'anni l’attore ha più volte
rivisitato, convinto che uno dei modi per preservare un classico è
quello di ripensarlo apportando continue modifiche ed approfondimenti.
Originariamente la vicenda vede un Leone Gala che si è pacificamente
separato dalla moglie (che lo tradisce con l'amico Guido Venanzi) a condizione
di farle visita ogni sera, per mantenere di fronte all’opinione pubblica, il
suo ruolo di marito. Col passare del tempo questo accordo si rivela
insopportabile a Silia che confida all'amante il desiderio di volersi
sbarazzare del marito la cui presenza-assenza le è diventata insostenibile. Il
casuale irrompere nella casa di lei di un gruppo di ubriachi che tentano di
farle violenza, senza però riuscirci, le offre un pretesto inatteso grazie al
quale potrebbe mettere a repentaglio la vita del marito trascinandolo in un
duello. Alla notizia del fatto Leone Gala appare tranquillo, lui si è vuotato
di ogni sentimento ed ha trovato un “pernio” che gli permette di affrontare
ogni situazione anche la più critica, infatti grazie alla sua incrollabile dialettica
e al suo nichilismo, si sottrae al complotto ordito dalla moglie e dall’amante
trasformandosi da vittima in carnefice.
Luigi Pirandello ha scritto una commedia nera, dove
matrimonio, tradimento, onore e omicidio si inseguono in una logica successione.
La novità di questo allestimento sta nell’aver immaginato un futuro per Leone
Gala dopo quel tragico avvenimento, lui, uomo di lettere, costretto a
macchiarsi di un delitto non riesce a liberarsi dal suo passato e rivive tutta
la vicenda come un ammasso di ricordi, di ricostruzione dei fatti dal punto di
vista di chi è sopravvissuto. L’inferno del matrimonio è reinterpretato in
un’ottica vicina al teatro di Strindberg dove l’abisso morale dei protagonisti
si alterna al gioco dialettico che ha quasi sempre guidato la lettura di questo
testo. Alvia Reale conferisce a Silia un connotato più vicino alla novella
nella quale Pirandello aveva tracciato il suo primo approccio alla vicenda (Quando
si è capito il giuoco) e Totò Onnis regala un ritratto inedito alla
figura di Guido Venanzi. Orsini si dibatte fra i fantasmi che popolano una
mente in cui il tempo batte i suoi colpi rimbalzandoli confusamente dal passato
al presente e viceversa. Prezzi da 25 a 40 euro.
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