In attesa di conoscere l’esito della finale dei 200 stile libero
che
vedrà impegnata Federica Pellegrini, e nel mentre la pallavolo maschile
stronca anche gli Stati Uniti con una sicurezza da grande sestetto,
l'eroe del giorno è senza dubbio Fabio
Fognini, unica racchetta azzurra ancora in lizza nel singolare del
torneo
olimpico di Rio de Janeiro dopo l’eliminazione di Andreas Seppi (duplice
6/3 per mano di un Nadal
troppo tonico muscolarmente per essere vero) e di Sara Errani (7/5 6/2
dalla
russa Kasatkina che ha maggior velocità di palla della romagnola).
Contro il clochard
francese Benoit Paire, non un fenomeno ma un giocatore molto solido nei
fondamentali,
con un buon servizio e dei passanti molto incisivi, il ligure ha dato
davvero
dimostrazione di tenere a questa manifestazione non mollando quando
poteva,
quando cioè il punteggio lo dava quasi per spacciato, E spesso ciò è
accaduto. L’azzurro
ha infatti sempre inseguito il suo avversario per tutta la durata della
contesa, Sotto un set e un break nel secondo, Fognini ha ripreso in mano
il
gioco dell’incontro ed ha pareggiato il conto dei 6/4. Ma nel terzo
gioco dell’ultimo
e decisivo set l’azzurro ha ceduto il servizio trovandosi indietro 3-1 e
0-30,
altro score che poteva indurlo ad andare sotto la doccia. Invece prima
una demi-voleè
disperata poi uno smash inventato e vincente malgrado fosse scoordinato
gli
hanno dato coraggio e, complici due errori di Paire, ha salvato il
quinto game.
Al cambio di campo il primo dei due interventi del fisioterapista;
Fognini si
fa massaggiare la coscia sinistra, sembra un risentimento muscolare.
Paire vola
facilmente 4-2, Fognini resta aggrappato al suo avversario con una
strepitosa
palla corta (3-4), il francese annulla col servizio una palla del 4 pari
e
mantiene le distanze, e nell’interminabile nono gioco succede un po’ di
tutto.
Dieci vantaggi, ma soprattutto due match point per il francese; nel
primo Paire
risponde in corridoio, nel secondo il coraggio di Fognini è immenso,
attacco in
diagonale di rovescio e voleè molto profonda che Paire non riesce a
controllare. E il 5 pari arriva alla prima opportunità con una veronica
di
Fognini di Panattiana memoria. Fognini conquista anche il terzo gioco
consecutivo issandosi 6-5, Paire traina la contesa al tie-break stordito
come è
dai due match point non capitalizzati. Ma il thrilling non è finito. Sul
secondo errore consecutivo di Paire, il francese sente la tensione e
inveisce
contro guardalinee e chiunque si trovasse da quelle parti. Così Fognini
scappa
3-1, 5-2 e 6-3; sul secondo match point il rovescio di Fognini è fuori
di meno
di mezzo millimetro e i due contendenti, a rete, se la ridono. Ma al
terzo,
dopo due ore e venti di battaglia pura, un passante lungolinea vincente
di
dritto consegnava la vittoria al ligure, passato dall’Inferno al
Paradiso nel
giro di pochi minuti. E con un Fognini così, così “pazzarello” e
imprevedibile,
può succedere di tutto, anche che batta Murray, campione olimpico, di
Wimbledon
e di Coppa Davis in carica. Così come può accedere che Errani-Vinci
vadano
ancora più avanti dei quarti di finale a cui sono approdate dopo aver
lasciato solo
cinque giochi alle cinesi Xu e Zheng. L’ostacolo per la semifinale si
chiama Repubblica
Ceca ovvero Safarova e Strykova, due che tirano molto forte, soprattutto
la
prima, mancina e spesso trascinatrice della coppia, in grado insieme di
sconfiggere al primo turno le sorelle Williams.
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