Dopo le emozioni del re dei 1500 stile libero, al secolo Gregorio
Peltrenieri, che ha giurato di puntare ora al record del mondo, l’Italia dello
sport che suda regala ancora ori e onori al medagliere che piazza il tricolore
al momentaneo settimo posto mondiale. L’oro numero sette è portato da un
habitué a questa olimpiade ovvero il toscano Niccolò Campriani che bissa il titolo
olimpico della carabina 10 metri anche nella carabina tre posizioni da 50 metri
confermando il risultato di quattro anni fa a Londra. E’ stato un testa a testa
col russo Kamesnky con l’azzurro che ha voluto questo secondo oro con
determinazione, sparando meravigliosamente nell’ultimo tiro, lo stesso invece
fatale per il russo (score finale: 458,8 a 458,5). Intanto nella scherma dopo
16 anni (Sydney 2000) gli spadisti Garozzo (oro nell’individuale), Fichera,
Pizzo e Santarelli sono tornati in finale dopo aver rifilato sempre 45-32 prima
alla Svizzera e poi all’Ucraina; troppo forte però la Francia che dall’allungo
di 30-19 firmato dal 10-5 di Borel su Garozzo, ha chiuso 45-31 sugli azzurri
comunque argento. E a concludere la giornata, e anche la sua carriera, il
bronzo meritato di Tania Cagnotto dal trampolino 3 metri, vendicandosi così
dell’amara quarta piazza rimediata a Londra 2012 per soli 20 centesimi di
punto. Questa volta però dietro le cinesi inarrivabili c’è lei e il suo
fantastico quinto tuffo che le ha permesso di tenere a distanza la canadese Abel di appena cinque punti. “Non
credevo di tornare a casa col record di punti e con due medaglie” ha spiegato
la ragazza di Bolzano, che poi ha aggiunto “sapevo fosse l’ultima gara della
mia carriera e volevo solo godermela”. Si sposerà la Tania ma anche la
campionessa cinese ha detto si in diretta al suo fidanzato (presentatosi in
mondovisione con l’anello di fidanzamento) e saranno altri fiori d’arancio. Se
sono rose fioriranno, anche quelle di Elia Viviani nell’optimum del ciclismo su
pista: l’azzurro, dopo tre gare, è secondo in classifica con 106 punti, due
soli di ritardo dalla testa, il francese Boudat, battuto proprio da Viviani
nello sprint decisivo della terza prova ad eliminazione che ha regalato i 40
punti della speranza. Mentre poi il volley maschile è già ai quarti da prima in
classifica dopo aver annichilito, punto dopo punto, gli idoli di casa
brasiliani (ultima partita del girone contro Canada), la pallanuoto maschile guidata da Sandro Campagna ha
inaspettatamente perso contro gli Stati Uniti (già eliminati) per 10-7
complicando il cammino nei quarti di finali, a cui approda da terza
classificata dopo aver assaporato la possibilità del primato.
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