WRITING

WRITING
A cura di ANDREA CURTI

sabato 7 maggio 2016

TENNIS - Internazionali d'Italia, qualificazioni al Foro Italico: Aspettando Donati e Volandri...

Solo due azzurri su undici sono usciti indenni dal primo turno delle qualificazioni, e si tratta di giocatori molto simili tra loro a tal punto da pensare che il più giovane, Matteo Donati da Alessandria, si stia “volandrizzando”, tanto somiglia (persino nelle movenze) all’esperto livornese Filippo Volandri. Donati, 21 anni e numero 241 della classifica ATP per motivi fisici (suo best ranking n. 159 lo scorso luglio), è entrato in tabellone per il forfait del tedesco Becker (di Boris “Bum Bum” ha solo il cognome) e, come lo scorso anno sempre a Roma, si è trovato di fronte sempre il colombiano Giraldo, una vecchia volpe del circuito, uno che durante il match è passato dal dare l’impressione di mollare con la testa con gesti inconsulti (racchette gettate con violenza, dritti buttati via, ecc.) al sembrare un giocatore solido, troppo solido e scaltro per il ragazzetto piemontese.  Invece al tie-break del terzo Donati è schizzato via 4-2 ed ha mostrato una maggior voglia di vincere rispetto al suo avversario. E oggi è un altro giorno, anzi un altro competitor, l’ostico francese Robert, numero 103 dell’ATP, primo match in programma alle 12 sul Grand Stand. Avversario duro ma non impossibile. Ne sa qualcosa lo stesso Volandri, ora numero 222 ma 25 nel luglio 2007, pronto domani a soffiare sulla sua trentaquattresima candelina, che ha battuto proprio Robert tre settimane fa sul rosso di Torino; per entrare nel main draw, come dicono gli esperti (volgarmente, il tabellone principale) il livornese dovrà sconfiggere l’evergreen ceco Stepanek, 37 anni e non sentirli (speriamo di sì…), secondo match in programma sul Centrale. Quello stesso centrale che nel 2007 vide lo stesso “Filo” cavalcare trionfalmente sino alla semifinale, battendo Gasquet e demolendo Federer e Berdych prima di arrendersi a “Mano de petra” Gonzalez. Volandri diventò così il quarto tennista italiano della storia a sconfiggere un number one ATP e, relativamente a Roma, il primo italiano dopo 29 anni a giungere almeno in semifinale (prima di lui Adriano Panatta nel 1978). Siamo rimasti lì. Sognare non costa nulla.

Nessun commento:

Posta un commento