WRITING

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A cura di ANDREA CURTI

venerdì 5 febbraio 2016

TEATRO - All'Eliseo di Roma, proiezione in anteprima dell'oper aprima firmata Cappucci: "I talk otherwise", Danubio metafora del cambiamento.

A trent'anni dalla pubblicazione di Danubio, lunedì 8 febbraio al Teatro Eliseo di Via Nazionale in Roma, alle ore 19.30, Claudio Magris torna a riflettere sul viaggio umano e letterario compiuto a pochi anni dall'implosione del blocco sovietico per cogliere i mutamenti traumatici che hanno caratterizzato il Novecento della Mitteleuropa e le contraddizioni del presente. Lo sguardo di Magris, rivolto in egual misura alla grande e alla piccola Storia, è un prezioso strumento utile a interpretare il presente europeo, tra febbri identitarie e fioriture dei nazionalismi che, come un fiume, attraversano l'intero continente. Con Magris sarà presente Cristian Cappucci, regista del lungometraggio inedito I Talk Otherwise, sua opera prima, un road movie tra film e documentario che, per l’occasione, sarà proiettato in anteprima (ore 20.30) rispetto all’uscita ufficiale nelle sale italiane. Dalla sorgente alla foce, dalla Germania alla Romania, dall'Ovest all'Est, dalla Foresta Nera al Mar Nero, dal capitalismo al comunismo, I Talk Otherwise è un'istantanea del XX secolo e il fiume Danubio una metafora dei suoi cambiamenti, dal passato all'avvenire dell'Europa. Una pellicola strutturata come una sinfonia: le voci, le lingue e i volti compongono il ritratto emozionante di un viaggio attraverso i profondi mutamenti e le spaccature di un'Europa sospesa tra i resti del passato e le vertigini del futuro.

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