WRITING

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A cura di ANDREA CURTI

venerdì 15 gennaio 2016

TEATRO - All'Eliseo di Roma dal 26 al 31 gennaio: Piovani in viaggio con Ulisse, racconto in musica e voci.

È una storia antica, romanzata, da tre millenni ancora oggi piena di fascino e meraviglia. Dal 26 al 31 gennaio prossimi, al Teatro Eliseo di Via Nazionale in Roma, il maestro Nicola Piovani ricrea in teatro la seduzione dei viaggi di Ulisse, l’eroe antieroe, il viaggiatore guidato dalla cometa della curiosità, dalla fame di conoscenza, dal desiderio di guardare in faccia un Ciclope, di sentire il canto delle Sirene, di vedere cosa c’è oltre le Colonne d’Ercole, facendo di letture e immaginazione una narrazione in musica. Un incanto arricchito dal fascino sensuale dei disegni di Milo Manara, dai versi di Omero, Saba, Joyce, Tasso, recitati in video da grandi attori “capitanati” da Massimo Wertmuller. Spiega lo stesso Piovani: “Viaggi di Ulisse è un racconto in musica, per strumenti che si concertano con voci registrate. I temi del racconto sono le emozioni che mi hanno lasciato le letture e l’immaginazione di alcuni viaggi di Ulisse, personaggio vecchio di tre millenni, pervaso di fascino e meraviglia tuttora indecifrabili. Con la musica strumentale, ovviamente, non possiamo raccontare i fatti: quelli solo la parola può descriverli. Ma la musica può tentare di materializzare la commozione che quegli eventi ancora oggi ci suscitano. L’organico comprende pianoforte, contrabbasso, sax, violoncello, percussioni, tastiera elettronica. Le voci registrate recitano versi di poeti che, da Omero a Saba, hanno scritto di Ulisse, l’eroe antieroe, il viaggiatore guidato dalla cometa della curiosità, dalla fame di conoscenza, dal desiderio di guardare in faccia un Ciclope, di sentire il canto delle Sirene, di vedere cosa c’è oltre le Colonne d’Ercole. Le voci dei diversi attori inserite nella partitura raccontano i passi salienti delle vicende, ma sono anche strumenti vocali con un ruolo fondamentalmente musicale. Il concerto mitologico Viaggi di Ulisse punta a ricreare in teatro l’incanto di quelle storie odissiache che da sempre mi seducono. E spero di condividere quell’incanto innanzitutto col pubblico”.

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