Dal 29 al 31 gennaio prossimi il Doppio
Teatro di Via Tunisi in Roma (metro Ottaviano) ospita lo spettacolo di Rusalka
Teatro “Apri la porta signor Matador!”, ideato e diretto da Roberto Biebitz
e interpretato da Caterina Luciani. Else, diciannovenne vergine e
affascinante, “nata per avere una vita fatta di frivole dissipazioni”, dal
pomeriggio alla sera dovrà scegliere che donna essere, che vita vivere e di
quale morte morire. Sola, ascolta le voci dei suoi pensieri dialogare con
i moti dell’animo e ne prende nota. Il tempo stringe. Bisogna decidersi. Un
territorio misterioso, quello della scelta, al confine tra sogno e realtà, tra
essere e non essere.
“Apri la porta signor matador!” è una
performance di prosa, come la definisce il regista di Rusalka Teatro, poiché quella
dell’attrice sembra più una camminata su una fune che un monologo teatrale. La
forma letteraria del flusso di coscienza proposta da Schnitzler, infatti, necessita di una vitalità che non può essere
comunicata attraverso una forma nettamente definita, ma la libertà è una cosa
pericolosa. Lei si chiama Caterina
Luciani, non supera i trent’anni e ha alle spalle una formazione che
comprende, tra gli altri, la pedagogia di Maurizio Schmidt (metodo
Michail Cechov), di Giacomo Veronesi (scuola di Vasiliev) e di Riccardo
Palmieri (scuola di Alschitz). “Apri la porta signor matador!” è il primo
spettacolo nel quale si trova sola sulla scena per dare vita alle domande della
novella. Lui si chiama Enrico Lofoco,
ha studiato prima a Roma con Beatrice Bracco il teatro nella struttura
psicologica, poi si è dedicato allo studio e alla pratica di un teatro
maggiormente rivolto alla forma ludica seguendo Anton M. Milenin nella
creazione del Teatro di Kostja Treplev. “Apri la porta signor Matador!” è
il risultato di una ricerca volta ad uscire da un teatro psicologico in cui si
cercano di indossare gli stretti panni del personaggio, per lasciare
all’interprete lo spazio per giocare e dialogare con esso.
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