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A cura di ANDREA CURTI

venerdì 9 ottobre 2015

TENNIS – China Open, l’azzurro vola in semifinale: Fognini ringrazia “Babbo” Cuevas e ritrova Nadal.


Quando nel terzo e decisivo set il tuo avversario ti fa cinque dei dieci doppi falli complessivi e una serie di errori grossolani nei momenti topici dell’incontro (un esempio su tutti: lo smash in rete), non puoi non vincere. Fognini infatti ha vinto mostrando comunque più solidità dell’uruguagio Cuevas, il che gli ha consentito di portare a casa una semifinale importante ai China Open che si svolgono sul cemento indoor di Pechino. Il match è stato simile nel punteggio (tre set secchi) e nella durata (un’ora e ventisette) a quello del turno precedente vinto dal ligure sul piccolo belga Goffin, numero 7 del seeding, ma diverso nella sostanza. Perché nel terzo set, appunto, Cuevas ha “svalvolato”, perso il controllo della bussola subito in apertura, cedendo il servizio. Lo ha imitato subito Fognini con tre errori consecutivi (l’ultimo, un doppio fallo) ma, per fortuna dell’azzurro, il momento negativo di Cuevas è continuato perdendo anche la seconda battuta consecutiva. Quel break ha fatto prendere fiducia a Fognini che è volato 3-1, 4-2 (servendo bene) prima di affondare il colpo del ko al settimo gioco con un diritto incrociato sui piedi del sudamericano. L’ultimo gioco è stato una formalità, così l’italiano ha chiuso il match sul punteggio di 6/1 2/6 6/2. E ora sulla sua strada c’è sabato il redivivo Nadal, scivolato al numero 8 del mondo, che ha battuto in rimonta (3/6 6/4 6/3) lo yankee Sock. Il bilancio dei confronti diretti vede lo spagnolo avanti 5-3 ma Fognini si è aggiudicato l'ultima sfida, disputata lo scorso settembre al terzo turno sul cemento di Flushing Meadows, quando riuscì nell'impresa di rimontare due set di svantaggio mandando a casa il maiorchino. Ogni match è diverso, ma Fognini ha già battuto questo Nadal (che non è quello di un paio di anni fa) anche su altre superfici, terra compresa. Intanto si gode la scorpacciata di punti (e di soldi) che lo proietteranno di nuovo intorno al numero 25 del mondo, scalzando Seppi al numero 1 d’Italia con la prospettiva di entrare di nuovo nei primi venti del ranking. Ah se solo avesse un po’ più di continuità…

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