Dopo la prima giornata, Russia e
Italia si trovano sull’1-1 in virtù della secca sconfitta del bolognese Bolelli
contro ringhio Gabashvili e del successo, thrilling nel primo set, di Fabio Fognini
sul bimbo diciassettenne Rublev. Bolelli,
incapace di reagire dal punto di vista mentale, incapace di svegliarsi e tirare
fuori gli attributi (il Capitano di Davis che ci sta a fare?), ha finito per
uscire malmenato dalle botte di Gabashvili, rientrante in squadra dopo un anno di purgatorio (anche per
i guai fisici di che non ha fatto cose
trascendentali ma ha lottato con la grinta necessaria per affrontare un match
di Davis. Ed è proprio in Davis che Bolelli pare smarrirsi come Pollicino; ha
perso gli ultimi tre match (Federer, Kukushkin e appunto Gabashvili )in fotocopia,
cedendo il primo al tie-break per poi sparire lentamente senza alcun cenno di
riscossa, neppure temporanea. Encefalogramma completamente piatto, insomma.
Così è toccato al “Fogna”, promesso sposo della Pennetta, togliere le castagne
dal fuoco e salvare (momentaneamente) la panca di Barazzutti. Certo, quel
maledetto primo set (era in vantaggio 5-3 e servizio) poteva complicare tutto,
dal momento che il ligure ha dovuto annullare tre set point al teen-ager russo
in un tie-break quasi interminabile. Ma poi la differenza tra un giocatore già
tale (Fognini) e uno in erba (Rublev) è venuta fuori impietosamente e il
ligure, che ha letto bene il match, ha schiacciato l’avversario in piena confusione
tecnico-tattica. E domani, dalle ore 9 italiane in diretta in chiaro su
Supertennis (canale 64), il doppio quasi decisivo per evitare la retrocessione
nella serie B del tennis mondiale: Fognini e Bolelli se la vedranno con la
coppia Donskoy-Kravchuk in un match che
li vede favoriti. Intanto aspettiamo Seppi per domenica: con lui in campo c'è un po' più di sicurezza, al di là della borsite o presunta tale denunciata da Barazzutti giovedì al sorteggio
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