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A cura di ANDREA CURTI

mercoledì 16 settembre 2015

TEATRO - Presentata a Roma la stagione del Teatro Eliseo sotto la direzione artistica di Luca Barbareschi: "Prendiamo nota", la musica sale sul palcoscenico.

Fiore all’occhiello della nuova linea artistica del Teatro Eliseo di Roma, firmata Luca Barbareschi, è “Prendiamo nota!”, la Stagione concertistica con i suoi matinée domenicali. Connotandosi come spazio polifunzionale, il Teatro Eliseo apre anche alla musica e si pregia della collaborazione di una delle istituzioni musicali italiane più importanti, il Conservatorio di Santa Cecilia. Un primo ‘esperimento’, ogni domenica a partire dal 4 ottobre, che aspira a diventare una tradizione annuale fissa.
Non solo classica ma anche ‘Percorsi Jazz’ e lirica (Direttori artistici del Festival Percorsi Jazz sono Danilo Rea e Paolo Damiani) per questa fitta proposta domenicale: fino al 29 maggio 2016 si alterneranno trentacinque appuntamenti di cui due fuori abbonamento (il concerto Jazz di Capodanno di Danilo Rea, che potrebbe diventare un appuntamento stabile, e quello dell’Epifania con Cinecittà…Italian Soundtrack). Ventiquattro concerti di musica classica, divagando anche sulla contemporanea, e undici di Jazz con crossover su generi diversi, dalla musica pop (Beatles, Dalla, Modugno, Van Der Noot) alle colonne sonore dei film (Piazzolla, Rota, Chaplin, Morricone). Novità assoluta quella dei tre corti lirici di quindici minuti ad opera di giovani studenti del Conservatorio che, attraverso percorsi diversi, si sono cimentati nel linguaggio operistico in chiave contemporanea, dedicandosi sia alla musica sia ai libretti. Il laboratorio per librettisti è stato curato dall’Associazione Culturale Oltreconfine sotto la direzione e l’ideazione di Roberto Cavosi, mentre la parte musicale è stata realizzata sotto la direzione del Conservatorio Santa Cecilia guidata da Alfredo Santoloci. A completare il tutto, gli allievi dell’Accademia delle Belle Arti di Roma hanno realizzato le immagini sceniche.
Dare agli studenti degli ultimi anni la possibilità di esibirsi con i docenti e con i grandi professionisti significa dare vita ad un’esperienza formativa unica ed irripetibile per chi si esibisce, ma anche per chi assiste. Determinare le coordinate giuste e nuovi stimoli creativi può rivelarsi fondamentale per gli inizi dei percorsi professionali di eccellenze future.

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