E' in programma a Roma dal 9 all’11 aprile 2015, presso il MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, la quinta
edizione de Lo Spiraglio FilmFestival della salute mentale, evento di
corti e lungometraggi, diretto da Federico Russo e Franco
Montini, rispettivamente per la
parte scientifica ed artistica. Promosso da ROMA CAPITALE Dipartimento
Salute Mentale, ASL RMA Roma Centro e MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI
secolo, in partenariato con Fondazione Roma Solidale onlus, il festival è nato
con lo scopo di superare le diffidenze nei confronti del disagio e della
malattia mentale e di mostrare nelle sue molteplici varietà, il mondo della
salute mentale raccontato per immagini. "L’obiettivo - nelle parole degli organizzatori - è quello di avvicinare il pubblico alla
tematica e favorire la visibilità di film meritevoli che difficilmente trovano
spazio in sala e sono condannati ad una scarsa diffusione anche su altri mezzi”.
Il festival propone due
concorsi riservati rispettivamente a lungometraggi e cortometraggi, senza
distinzione fra finzione e documentari. Il panorama delle opere selezionate,
che svaria nei generi più diversi, propone viaggi alla scoperta di mondi
sconosciuti, indagini su dichiarate patologie, ma anche riflessioni sul disagio
psichico, con protagonisti di ogni età.
Il concorso
lungometraggi vede in gara sei film. E’ di estrema attualità Il viaggio di
Marco Cavallo, di Erika Rossi e Giuseppe Tedeschi, che racconta un’articolata
iniziativa, svoltasi in giro per l’Italia per chiedere la chiusura degli
Ospedali Psichiatrici Giudiziari, dire no ai mini OPG o manicomi regionali e
chiedere l'apertura di Centri di Salute Mentale h24. Il film, di 50 minuti, è
stato presentato al Torino Film
Festival e al Trieste Film Festival come evento speciale. In competizione è anche il
documentario La pazza della porta accanto,
conversazione della regista Antonietta De Lillo con la compianta poetessa Alda
Merini, che racconta la propria vita in una narrazione
intima e familiare, oscillando continuamente tra pubblico e privato e
soffermandosi sui capitoli più significativi della sua esistenza – l’infanzia,
la sua femminilità, gli amori, l’esperienza della maternità e il rapporto con i
figli, la follia e la sua lucida riflessione sulla poesia e sull’arte. Ancora
in concorso il film La dolce arte di
esistere di Pietro Reggiani, che viene proposto in contemporanea con l’uscita
in sala. Il film, una commedia surreale, racconta il difficile rapporto d’amore
fra Roberta una ragazza che scompare letteralmente quando non le si presta
attenzione e Massimo che al contrario scompare quando avverte l’attenzione
degli altri su di sé. Gli altri film del concorso sono: Memorie-In viaggio verso Auschwitz, di Danilo Monte, serrato
confronto fra due fratelli; Henriette-Ultimo
atto, di Riccardo Lurati, che, fra finzione e documentario, racconta una
storia esemplare di 70 anni di internamento e Fiori di strada, di Olga Pohankova, documentario in tre atti che
propone il ritratto di altrettanti personaggi insoliti e disagiati.
Il concorso cortometraggi che saranno proiettati
nei tre giorni del festival, a partire dalle ore 16:00, propone dodici titoli, molti diversi per genere:
commedia, animazione, documentari, inchieste. Non mancano occasione di
divertimento con Thriller di Giuseppe Marco Albano, la storia del giovanissimo Michele, che
coltiva il sogno di ballare in televisione come il proprio idolo Michael
Jackson. Il giorno del provino però, a Taranto c'è la mobilitazione per la
chiusura della fabbrica in cui lavora suo padre. Michele ha quindi un'idea...
Decisamente divertente anche il grottesco Un
uccello molto serio, diretto dallattrice Lorenza Indovina e interpretato
da Rolando Ravello.
Tre
gli Eventi Speciali che si dipaneranno nei primi due giorni del festival:
giovedì 9 aprile alle ore 20.15, lo Spiraglio ricorda e celebra lo scrittore e
psichiatra Mario Tobino con un incontro che intende ripercorrere la sua
esperienza artistica e scientifica. A parlare di Tobino interverranno il
critico letterario Giulio Ferroni, gli psichiatri Michele Zappella e Antonello
D’Elia. La serata si concluderà con la proiezione del film di Mauro Bolognini, Per le antiche scale, tratto dall’omonimo
romanzo di Tobino, con protagonista Marcello Mastroianni. Nella giornata di
venerdì 10 aprile sono previsti due eventi: il primo, realizzato in
collaborazione con il Dipartimento Educazione del MAXXI, alle ore 10:00, con la
proiezione del film statunitense Disconnect,
di H.A.Rubin, del 2012, cui seguirà un incontro con Vito Mirizio e Federico
Tonioni sul tema della dipendenza dalla rete. Quindi, alle ore 21:00,
introdotto da Mario Sesti, è in programma un incontro su L’enigma del ragazzo selvaggio, con l’anteprima del film serbo Figlio di nessuno (che uscirà in Italia
il 16 aprile distribuito da Cineclub Internazionale Distribuzione), opera prima
di Vuk Rumović, basato su una storia vera, ambientata nella primavera del 1988,
fra le montagne della Bosnia, dove viene ritrovato un bambino cresciuto fra i
lupi. Gli viene dato il nome di Haris e viene inviato in Serbia, all’orfanotrofio
di Belgrado, dove è affidato alle cure di Ilke. Qui diventa amico inseparabile
del piccolo Zika e, col tempo, impara a pronunciare le sue prime parole. Il
film, presentato all’ultima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, ha
vinto il Premio del pubblico RaroVideo come miglior film della Settimana della
Critica, il Premio Fipresci come miglior film (sezioni Orizzonti e Settimana
della Critica), ma anche il Premio del Pubblico al Zagabria Film Festival, il
Premio per il miglior film al Cairo International Film Festival e il Premio
Nuove voci/Nuove visioni al Palm Springs International Film Festival.
Nella serata finale del festival, a partire
dalle ore 21, una Giuria mista di cineasti e medici, composta
da Lidia Tarantini, Amalia Maione, Pompeo Martelli, per il fronte scientifico e
dai registi Michele Alhaique e Costanza Quatriglio assegnerà il Premio Fausto Antonucci al miglior cortometraggio e il Premio Jorge Garcia Badaracco
Fondazione Maria Elisa Mitre al miglior lungometraggio. Il festival,
inoltre, premierà Sergio
Castellitto, personalità particolarmente significativa del mondo cinematografico
che ha raccontato vita, sentimenti ed emozioni di persone e gruppi legati al
mondo della salute mentale. Come accaduto ne Il grande cocomero di Francesca Archibugi, dove l’attore ha dato
vita ad una indimenticabile figura di psichiatra, ma anche per altri versi
calandosi nei panni di personaggi affetti da un evidente disagio mentale. Basti
ricordare il proposito Paolo, il folle cannibale de La carne di Marco Ferreri; Giancarlo Iacovoni, il frustrato
aspirante scrittore di Caterina va in
città di Paolo Virzì; Franco Campanella, il padre di famiglia schiavo dell’ossessione
per il gioco di Tris di donne e abiti
nuziali di Vincenzo Terracciano; Mero, il padre invadente nella vita del
figlio di Alza la testa di Alessandro
Angelini; Leone, il miliardario assetato di affetti de Una famiglia perfetta di Paolo Genovese, che si compra una recita
per mettere in scena la famiglia che non possiede.
Prima di ricevere il Premio, Castellitto sarà protagonista di un incontro con
il pubblico dove racconterà le proprie esperienze sul set in veste di medico e
di malato. La serata si concluderà con la proiezione di un episodio della prima
stagione di In Treatment, diretta da
Saverio Costanzo, protagonista appunto Sergio Castellitto.
Infine, nelle precedenti edizioni il Premio Speciale Lo Spiraglio
era stato assegnato a Carlo Verdone, Alba
Rohrwacher, Marco Bellocchio e Giulio Manfredonia.
Nessun commento:
Posta un commento