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A cura di ANDREA CURTI

giovedì 5 marzo 2015

TENNIS - Coppa Davis, domani Kazakhistan-Italia: Bolelli titolare, fuori Fognini. E Barazzutti si scopre coraggioso...

Ecco la Coppa Davis, bella lucente, l’Insalatiera ambita da molti e alzata da pochi. Mentre si pensa a come rendere accattivante la manifestazione, che per la verità già lo è di per sé (Francesco Ricci Bitti, presidente dell’ITF, ha azzardato possibili novità come la finale in campo neutro, l’uso di una sola palla di servizio, i set brevi), gli azzurri di Capitan Barazzutti sono ad Astana per cercare di espugnare casa Kazakistan. E domani ore 12 (le 7 italiane) è subito match con Kukushkin-Bolelli, a seguire Golubev-Seppi, mentre sabato (ore 14 locali, 9 italiane) il doppio kazako Golubev-Nedovyesov sfiderà i vincitori dell’Australian Open Fognini-Bolelli. Domenica (ore 14 locali, 9 italiane), chiusura con Kukushkin-Seppi (i numeri uno delle squadre) e Golubev-Bolelli. Sperando di non arrivare sul 2 pari ma di chiudere prima la pratica. Pratica che però non è così semplice come sembra perché l’anno scorso i nostri avversari sono stati ad un passo dall’estromettere la Svizzera di Federer e Wawrinka dal torneo (la Svizzera ha poi vinto la Coppa Davis). Questa volta Barazzutti ha mostrato un po’ di coraggio lasciando in panca Fognini, numero 1 d’Italia ma decisamente meno a suo agio sul veloce indoor rispetto agli altri italiani. “Non è importante chi gioca primo e chi secondo, l’importante sono i 3 punti in un match nel quale partiamo leggermente favoriti, ma non sarà facile”, ha commentato capitano non giocatore azzurro, il quale ha poi chiosato dicendo che “Fognini non gioca il primo giorno semplicemente perché ora i migliori sono Seppi e Bolelli”. Così toccherà proprio al bolognese Bolelli aprire le danze contro il numero 1 kazako e 58 del mondo Kukushkin, con cui ha sempre vinto nei tre precedenti diretti (giocati però tutti sulla terra rossa); Bolelli era il numero 36 del mondo, l’anno scorso è scivolato al 438, ora è risalito al numero 49 battendo a Marsiglia un top ten come Raonic. Anche Seppi, numero 31 del mondo e 2 d’Italia dietro Fognini è partito bene nella stagione, battendo Federer a Melbourne e arrivando in semifinale a Dubai e in finale a Zagabria. Con Golubev, numero 91 dell’ATP, non ha  mai giocato contro ma i due si conoscono bene perché il kazako frequenta circoli nostrani. E’ quindi una scelta ineccepibile, considerando la superficie veloce (ma non troppo) dell’indoor di Astana, quella di Barazzutti di lasciar fuori Fognini. C’è poi chi parla che questa odierna è una delle nazionali più forti dopo quella storica di Panatta & C.; sulla carta è un discorso plausibile, e la semifinale dello scorso anno in parte lo attesta. Ma battere i kazaki deve dare quelle conferme al tennis italiano maschile che mancano da anni come team di Coppa Davis.

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