L’interesse
mostrato dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, on.
Stefania Giannini, circa le proposte costruttive e didattiche avanzate dai
rappresentanti delle Associazioni Geografiche italiane (Associazione Italiana
Insegnanti di Geografia, Associazione Geografi Italiani, Società Geografica
Italiana, Società di Studi Geografici) nell’incontro dell’11 marzo scorso, e il
conseguente avvio di un tavolo di confronto con i tecnici del Ministero per
verificare tempi e metodi per il recepimento delle diverse richieste, lascia
aperta la possibilità di un aggiustamento di tiro rispetto alla pesante
penalizzazione della Geografia avvenuta con la riforma Gelmini. Interpellato
sull’attuale situazione - anche nelle prospettive aperte dal disegno di legge
di riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione (La Buona Scuola),
approvato dal Consiglio dei Ministri del 12 marzo 2015 - il Prof. Gino De
Vecchis, Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana Insegnanti di
Geografia, ha manifestato la speranza che finalmente vengano eliminate le
numerose e gravi distorsioni cui è sottoposto l’insegnamento della geografia
nei Licei e negli Istituti Tecnici e Professionali: “Sono necessari – ha ribadito – un
rafforzamento orario, un’adeguata formazione dei docenti, soprattutto rispetto
alle nuove tecnologie di rappresentazione del territorio, un affidamento a
docenti competenti, che non provengano da aree disciplinari assolutamente
diverse da quella geografica (umana ed economica)”.
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