Vincenzo Nibali, campione
italiano e internazionale di ciclismo, denominato “lo squalo dello stretto” durante la
penultima gara a tappe Tirreno - Adriatico, aderisce alla campagna “Squalo Anch’io”.
L’
iniziativa promossa dall’ Acquario di Cattolica del gruppo Costa Parchi
Edutainment, è nata qualche anno fa per diffondere una cultura di tutela degli
squali, una specie in grave pericolo di estinzione e per inserire alcun
esemplari più a rischio in Mediterraneo, tra le specie protette.
Si tratta di
un progetto “Salva una specie di pericolo” che attraverso una raccolta firme
arriverà al Parlamento Europeo per mettere al bando la pratica del Finning (che
consiste nel taglio delle pinne dello squalo e il successivo abbandono dell’
animale in mare).
Questa
campagna sarà sostenuta e firmata il10
maggio, anche da tutti i partecipanti alla 1° Gran Fondo Nibali a Messina, per le
strade dove è nata la leggenda dello Squalo
dello Stretto, gemellata con la 1° Gran Fondo degli squali, che parte il17 maggio da Cattolica e arriva a Gabicce mare, per le strade che
negli anni hanno acclamato il Pirata.
Tutti gli iscritti alle due gran fondo nel pacco gara troveranno la cartolina
“Squalo anch’io” da firmare.
L’Acquario di Cattolica è partner della Gran Fondo Squali
Cattolica-Gabicce, non solo
per il nome suggerito dai grandi squali toro ospiti, e per la campagna “Squalo anch’io” che coinvolge tutti i
partecipanti alla gara, ma ne è anche quartier generale a livello organizzativo
e prima tappa di partenza.
Un’ evento
organizzato dal Velo Club Cattolica e
dal Cicloteam 2001 di Gabicce, che
coinvolge il territorio intero ,oltre
25 Bike Hotel di Cattolica e Gabicce e spettacolari percorsi dislocati
tra Marche e Romagna con
dislivelli pari a 1.850 m. (www.granfondosquali.it)
“Squalo anch’io” è un
progetto che l’Acquario di Cattolica attraverso “Salva una specie in pericolo” porta avanti da anni per
sensibilizzare l’opinione pubblica, i visitatori, le scolaresche e personaggi
famosi, sulla situazione mondiale degli squali.
In Europa ci
sono alcune delle nazioni più importanti al mondo per la pesca degli squali,
soprattutto la Spagna, Francia, Portogallo e Regno Unito – catturano circa
100,000 tonnellate di carne di squalo l’anno. I pescherecci europei pescano in
tutto il mondo. L’Italia è al primo posto tra i Paesi europei per la cattura di
squali nel Mediterraneo è tra i maggiori importatori di squali. Nel 2004 in
Italia le catture di squali rilevate superavano le 1.000 tonnellate. In dieci
anni la situazione è ancora più critica, ecco perché serve la collaborazione di
tutti per arrivare a chi detiene il potere di fermare questo dito di massacro.
Le cifre sono ufficiali: il42%
delle specie di squali e razze del Mediterraneo è a rischio estinzione. E’ la più alta percentuale al
mondo rispetto alle altre regioni stimate. Nonostante queste statistiche e la
realizzazione del Piano d’azione Internazionale per la Conservazione dei Pesci Cartilaginei, la maggior parte degli
squali in Mediterraneo non viene protetta dalla pesca eccessiva.
Questa
campagna di sensibilizzazione nata nel 2003 per proteggere gli squali, ha
ricevuto negli anni il supporto e l’adesione di tanti noti personaggi del mondo
dello spettacolo, della cultura e dello sport eccone solo alcuni : Fiorello,
Linus, Alberto Angela, Folco Quilici, Paolo Cevoli, Umberto Pellizzari, Gianluca
Genoni, Cino Ricci, Raoul Casadei, Donatella Bianchi, Claudio Bisio, Lucio
Dalla, Angela Bandini, Ambra Orfei, Tessa Gelisio, Edoardo Respelli e adesso si
pregia di averne anche nel campo del ciclismo come Vincenzo Nibali, Dario
Cataldo e Michele Scarponi.
Per ulteriori informazioni, consultare il sito www.salvaunaspecie.it.
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