Come un fiume in piena il Collettivo
Mina, nato durante le riprese di Gomorra, parte da Scampia (Napoli) per
esportare in tutta Italia un progetto di cinema libero, un modello culturale
positivo da contrapporre al modello criminale per cui il quartiere è diventato
famoso nel mondo. Nato
dall’esperienza di Gianluca Arcopinto sul set di “Gomorra”, il Laboratorio di
cinema del Collettivo Mina a Scampia vede impegnati in vari ruoli
cinematografici i ragazzi delle Vele che vivono il cinema come un’occasione di
crescita, studio, realizzazione. In questo momento si sta lavorando alla
scrittura di un lungometraggio di finzione sulla vita di Gelsomina Verde,
vittima innocente della camorra a cui è intitolata sia la scuola di Scampia che
il Collettivo Mina. Parallelamente, a Roma si è avviato un Laboratorio che vede
tra i suoi partecipanti i ragazzi animatori del Cinema America Occupato e che
ha per oggetto la scrittura di un lungometraggio di documentario narrativo su
una scuola di calcio. Un terzo Laboratorio si terrà a Napoli. Per il quarto
sono in corso trattative nella provincia di Potenza, a Sassari, a Firenze e in
Salento. “Il sogno e la prospettiva è che i Laboratori si diffondano in
tutta Italia – dichiara Arcopinto - L’impegno di farne quattro in due
anni è solo un punto di partenza”. Al progetto hanno già aderito importanti
produzioni cinematografiche: BibiFilm, Cinema Undici, Fandango, Indigo Film,
Lotus Production, Lucky Red, R&C Produzioni. Il tutto verrà annunciato
Giovedì 2 aprile alle 20 al Kino a Roma, con anche la presentazione del libro
di Gianluca Arcopinto “Un fiume in piena” (edizioni Derive e Approdi), nato
dall’esperienza sul set di “Gomorra”, serie tv di cui era organizzatore
generale.
Nessun commento:
Posta un commento