Anche
gli ultimi dettagli sono stati limati, è tutto pronto per l’esordio dell’Italia al Main Round
di qualificazione a Serbia 2016.
Gli Azzurri campioni d’Europa scendono oggi in campo (ore 16.30, diretta tv su RaiSport 1) a Krosno, in Polonia, per la sfida contro la Finlandia, valida per
la prima giornata di un Gruppo 3 di cui fanno parte anche Bielorussia e la
squadra padrona di casa. La nazionale guidata da Roberto Menichelli romperà dunque il ghiaccio contro lo stesso
avversario che affrontò nel precedente Main Round di qualificazione, quello
giocato al Palaflorio di Bari, dove si impose 5-1.
Sono
in tutto due i precedenti tra Italia e Finlandia ed entrambi sorridono agli
Azzurri che nel 2003 (qualificazioni al Mondiale di Taipei) vinsero 12-0 a
Montesilvano e nel marzo 2013, nella già menzionata gara di apertura del Main
Round, si imposero 5-1. A guidare la nazionale scandinava c’è come allora Mićo Martić, una vecchia conoscenza
del futsal italiano visti i trascorsi con Verona, Milano, Brescia, Bergamo e
Cornaredo.
LE PAROLE DI MENICHELLI -
Alla vigilia dell’esordio Menichelli
ha rilasciato qualche battuta sulla Finlandia e più in generale sul Main
Round.“La prima partita è sempre delicata, è necessario incamerare subito tre
punti e quindi cercare di mettersi immediatamente in una buona posizione di
classifica”, ha spiegato il Ct Azzurro, “E’ una partita difficile perché è la
prima e al di là della consistenza dell’avversario, l’esordio in un Main Round
fuori casa non è semplice. Cè anche il valore della Finlandia, che chiaramente
rispetto all’Italia ha una storia diversa ma negli ultimi anni, come gran parte
delle squadre europee, è migliorata. Loro poi hanno un allenatore di formazione
italiana che è stato un grande giocatore ed è un bravo allenatore, ha dato
sicuramente una buona organizzazione alla sua squadra. La partita sarà anche
più difficile proprio per questo motivo, la Finlandia andrà affrontata con
grande attenzione".
La squadra è in buone condizioni. “Abbiamo fatto un po’ di allenamenti, le condizioni non sono eccellenti ma nella media buone, anche se qualcuno è arrivato in condizioni fisiche non ottimali e, con una serie di allenamenti fatti insieme, il livello della squadra è salito”, ha sottolineato, “Di questo sono contento, il nostro lavoro del resto ha sempre portato nel tempo buoni risultati e speriamo che anche questa volta sia così. Ci serve stare insieme per ricollegare tutti i meccanismi che normalmente utilizziamo, serve riadattare le abitudini individuali per dare un unico volto alla squadra. Speriamo che questo ci porti dei vantaggi durante la partita stessa”.
L’asticella delle aspettative si è alzata, dopo il trionfo di Anversa. “Al di là del fatto che l’Italia ha vinto l’Europeo, negli anni alla nazionale è sempre stato assegnato un ruolo di primo piano”, ha concluso Menichelli, “Anche stavolta è così e in fondo è giusto che lo sia, poi ci si aggiunge la vittoria di Anversa e si pensa che tutto sia scontato e facile... In realtà scontato e facile non è, perché i gironi giocati all’estero sono difficili e le squadre che negli anni passati erano molto distanti oggi hanno accorciato il gap, lo dimostrano i risultati sul campo, sia nelle amichevoli sia nelle competizioni ufficiali. Questa è la realtà che troveremo, all’Italia spetta il compito di qualificarsi all’Europeo: cercheremo di farcela, tenendo molto in considerazione gli avversari. L’errore che non dobbiamo commettere è pensare che giocheremo partite facili solo perché abbiamo vinto l’Europeo. Non credo che sarà così, abbiamo azzerato tutto quello che abbiamo fatto…”.
La squadra è in buone condizioni. “Abbiamo fatto un po’ di allenamenti, le condizioni non sono eccellenti ma nella media buone, anche se qualcuno è arrivato in condizioni fisiche non ottimali e, con una serie di allenamenti fatti insieme, il livello della squadra è salito”, ha sottolineato, “Di questo sono contento, il nostro lavoro del resto ha sempre portato nel tempo buoni risultati e speriamo che anche questa volta sia così. Ci serve stare insieme per ricollegare tutti i meccanismi che normalmente utilizziamo, serve riadattare le abitudini individuali per dare un unico volto alla squadra. Speriamo che questo ci porti dei vantaggi durante la partita stessa”.
L’asticella delle aspettative si è alzata, dopo il trionfo di Anversa. “Al di là del fatto che l’Italia ha vinto l’Europeo, negli anni alla nazionale è sempre stato assegnato un ruolo di primo piano”, ha concluso Menichelli, “Anche stavolta è così e in fondo è giusto che lo sia, poi ci si aggiunge la vittoria di Anversa e si pensa che tutto sia scontato e facile... In realtà scontato e facile non è, perché i gironi giocati all’estero sono difficili e le squadre che negli anni passati erano molto distanti oggi hanno accorciato il gap, lo dimostrano i risultati sul campo, sia nelle amichevoli sia nelle competizioni ufficiali. Questa è la realtà che troveremo, all’Italia spetta il compito di qualificarsi all’Europeo: cercheremo di farcela, tenendo molto in considerazione gli avversari. L’errore che non dobbiamo commettere è pensare che giocheremo partite facili solo perché abbiamo vinto l’Europeo. Non credo che sarà così, abbiamo azzerato tutto quello che abbiamo fatto…”.
LA FORMULA - All’Europeo, in programma dal 2 al 13 febbraio 2016 a Belgrado, si qualificano oltre alla
Serbia padrona di casa le nazionali vincitrici dei sette raggruppamenti del
Main Round; le seconde classificate insieme alla migliore terza accedono invece
agli spareggi, in programma il 15 e il 22 settembre (sorteggio il 10 giugno)
con la formula delle gare di andata e ritorno, da cui usciranno le ultime
quattro qualificate a Serbia 2016.
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