Max Tortora torna
sulle tavole del palcoscenico, dal 4 al 9 novembre al Teatro Sistina di Roma, per la
gioia di chi ha goduto delle sue performance imitative e comiche, nel corso di
questi anni, tra cinema e radio. Sono però le apparizioni televisive a
rendergli davvero merito della sua grande capacità imitativa: Alberto Sordi,
Luciano Rispoli, Adriano Celentano, Franco Califano e Michele Santoro sono solo
alcuni dei personaggi famosi ai quali ha dato corpo, voce e anima. Max Tortora
infatti è sempre andato oltre le caricature individuando nei suoi 'originali'
un'incongruenza o una specificità che, grazie ad una rielaborazione ironica, ha
trasformato in esilaranti ed indimenticabili parodie.Essendo un attento
osservatore, Tortora porta in scena le sue considerazioni della realtà e le
relative rielaborazioni artistiche: "Sarà
un minestrone di attualità, televisione e tanta musica. Il tutto condito con un
po' della mia follia". Racchiuse nel titolo sono infatti le due cose
che per Max contano nella vita: l'amore e la follia, i binari su cui far
scorrere tutto il resto. In scena con lui, oltre ad una band di 6 elementi
professionisti, 2 splendide ballerine e Giovanni Andreucci, un grande artista,
Stefano Sarcinelli "che per me e' il
Gianni Agus dei nostri tempi; e' bravissimo, ha i tempi della Commedia
dell'Arte. Insieme sul palco siamo perfettamente accordati". In nome
del fuoco sacro della follia, ogni sera sul palco ci sarà anche qualcosa di nuovo:
"voglio ospitare tanti amici con le
loro incursioni musicali e teatrali". Insomma, sarà un viaggio a zonzo
tra racconti, gag, imitazioni e tanta musica.
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