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A cura di ANDREA CURTI

giovedì 11 settembre 2014

TENNIS - Coppa Davis, semifinale a Ginevra: Svizzera-Italia, si tenta l'inimmaginabile.

Barazzutti tira fuori il coraggio, ma con quali risultati lo sapremo solo tra qualche giorno. Era comunque nell’aria che Seppi (n. 48 del mondo) venisse sostituito da Bolelli (n. 76) in singolare, e a guardare i risultati di quest’anno potrebbe anche non essere uno scandalo. Lasciando stare gli scontri diretto con Federer, in carriera Seppi ha battuto 5 volte Wawrinka su 15 incontri (4 sulla terra e 1 sull’erba perdendo però tutti gli scontri diretti indoor) segno che il suo gioco evidentemente riesce a mettere un po’ in difficoltà il n. 4 del mondo. Ma anche Bolelli contro Wawrinka ha collezionato una bella vittoria (Wimbledon 2011) e due sconfitte combattute nel 2008. Pro e contro insomma. Così si è aperto il sorteggio di Svizzera-Italia, semifinale di Coppa Davis a cui gli azzurri approdano dopo 16 anni di traversie, in cui (pochi lo ricordano) si è sfiorata persino l’onta della serie C tennistica. Ma scordammoce o’ passato, ora pensiamo al traguardo della finale. Che è problematico da raggiungere perché i rosssocrociati schierano la miglior formazione di sempre, ovvero Re Federer, 17 titoli dello Slam attuale numero 3 del ranking cui manca in carriera solo la Coppa Davis, e Stan Wawrinka, passato da comprimario a protagonista dopo l’exploit in terra di Australia. Alle 13 saranno così Federer e Bolelli ad entrare in campo per primi nel Palaexpo di Ginevra; bisognerà cronometrare la resistenza del bolognese contro il Mostro Sacro per eccellenza della racchetta, e neppure i precedenti di 2-0 per l’elvetico lasciano spazio all’ottimismo più sfrenato. Forse potrebbe avere più chances Fognini contro Wawrinka, sperando in una giornata magica del ligure e al contempo ad una debacle nervosa dell’avversario casalingo. Ma il Fognini degli ultimi tempi è incostante e scostante, per non dire altalenante. Nei risultati come negli atteggiamenti. I precedenti tra i due parlano di un netto 3-1 per lo svizzero, tutti match sulla terra rossa, più congeniale per le caratteristiche tecniche dell’azzurro, ma l’ultima partita è stata vinta proprio da Fognini. E’ l’unico elemento, se così si può dire, che può far sorridere perché complessivamente il 2014 è il miglior anno di Wawrinka e non il migliore di Fognini. Infine sabato dalle 13 il doppio: gli svizzeri dovrebbero chiudere la pratica sempre con la coppia Federer-Wawrinka mentre Capitan Barazzutti fa pretattica e schiera Seppi-Lorenzi. Ma, a meno di sorprese, alla fine giocheranno gli affiatati Bolelli-Fognini.

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